[25.08.2008 ore 17:00]
TRINITAPOLI..:: In questi giorni di inizio anno
scolastico, ovvero di completamento dell’anno scolastico 2007/08, piove
grandine sulla formazione e preparazione culturale dei docenti di tutte le
scuole del centro sud.
Fare il Ministro è una cosa “seria” così come lo è “insegnare” agli alunni e
studenti. Ognuno deve fare il proprio compito altrimenti si cade in un
circolo vizioso. Proprio in questo circolo è caduta la Gelmini, che, a
quanto sembra, non si è espressa proprio bene, tant’è che Il Messaggero
titolava: Gelmini: «Corsi intensivi per gli insegnanti del sud: abbassano la
qualità dell’istruzione» ed ancora: Gelmini: «Aiuterò le scuole del Sud, il
divario con il Nord va colmato».
Il Corriere della Sera appariva un titolo del genere: «Scontro sui prof del
Sud, Gelmini frena». Il sottotitolo è: «Polemiche per le parole del
ministro, che ribatte: mi riferivo alle scuole, non agli insegnanti».
Ed ancora, il comunicato dell’ASCA parla in questi termini: «SCUOLA: E’
scontro sui prof del sud, Gelmini, colmerò gap con il Nord».
Questo sono alcuni titoli dei giornali, ma per i più appassionati, vi è
sempre la “rete” come punto di riferimento con centinaia di titoli ed
altrettanti blog sparsi qua e là nella “rete”.
In un comunicato stampa del 24 agosto anche Francesco Boccia, deputato Pd,
sottolinea che se è vero quello che scrivono i giornali, "Un corso di
formazione dovrebbe seguirlo al più presto un Ministro che dimostra
un'imbarazzante ignoranza sui principi costituzionali più elementari".
Boccia, deputato del Pd ed economista meridionale che da sempre insegna
all’Università Cattaneo in provincia di Varese sottolinea che "Se le
dichiarazioni del Ministro Gelmini riportate da Repubblica sono confermate
sulla presunta necessità di far studiare solo gli insegnanti delle scuole
del Sud perché abbasserebbero il livello della scuola italiana, saremmo di
fronte a una valutazione gravissima di un rappresentante del Governo. La
formazione agli insegnanti è utile ogni giorno e in qualunque luogo del
Paese".
Ed ancora, "Siamo di fronte a una discriminazione senza precedenti basata
sul certificato di nascita. Dal Ministro Gelmini ci aspettiamo
immediatamente chiarimenti su quali basi scientifiche e statistiche faccia
queste valutazione, visto che buona parte degli insegnanti del nord sono
nati e cresciuti in regioni del Mezzogiorno. È la prima volta nella storia
della Repubblica che un Ministro – continua Francesco Boccia – arriva a
definire le differenze di preparazione culturale in relazione alla regione
di provenienza. Personalmente ho trovato insegnanti eccellenti del sud al
nord e del nord al sud. L'Italia ha, per sua fortuna una classe di docenti
che, nonostante l'assenza dello Stato e le scarse risorse disponibili,
assicura un servizio indispensabile ai bambini e ai ragazzi italiani".
Da parte nostra, questo doveva essere un “buon inizio d’anno” ma a quanto
sembra dall’alto cade “grandine”. Ci auguriamo che tra tanta grandine vi sia
qualche zero in più nel prossimo stipendio e che una buona volta, gli
stipendi degli insegnanti italiani vengano equiparati realmente a quelli
degli altri Paesi Europei.
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@assodolab.it
(Automatic Translation)
TRINITAPOLI.:: In these days of beginning scholastic year, that is completion of scholastic year 2007/08, piove hail on the formation and cultural preparation of the teacher of all the schools of the center south. To make the Minister is “a serious” thing thus like is “to teach” to the pupils and students to it. Everyone must make own task otherwise is fallen in a vicious circle. Own in this circle has fallen the Gelmini, than, to how much it seems, it has not expressed own good, tant'è that the Messenger titolava: Gelmini: “Run intensive for the teachers of the south: they still lower the quality of the instruction” and: Gelmini: “I will help the schools of the South, the difference with the North goes overwhelmed”. Corriere della Sera appeared a title of the sort it: “Crash on the prof of the South, Gelmini refrains”. The subtitle it is: “Controversies for the words of the minister, that it beats again: I referred to the schools, not to the teachers”. And still, the official notice of the ASCA speaks in these terms: “SCHOOL: It is crash on the prof of the south, Gelmini, I will overwhelm gap with the North”. This is some titles them of newspapers, but for more the fans, there is always the “net” like point of reference with hundred of tito them and as many blog scattered here and here in the “net”. In an official notice it prints of 24 August also Francesco Boccia, Pd deputy, it emphasizes that if is true what the newspapers write, “a formation course would have to more soon follow it to a Minister who demonstrates an embarrassing ignorance on the more elementary constitutional principles”. He rejects, deputy of the Pd and southern economist whom they always give teaches to the Cattaneo University in province of Varese emphasizes that “If the declarations of the Minister Gelmini brought back from Republic are confirmed on the presumed necessity to make to only study the teachers of the schools of the South because they would lower the level of the Italian school, would be of forehead to the most serious appraisal of a representative of the Government. The formation to the teachers is useful every day and in any place of the Country”. And still, “We are of forehead to a discrimination without precedence based on the birth certificate. From the Minister Gelmini we immediately expect clarifications on which scientific bases and statistics make this appraisal, since good part of the teachers of the north has been born and grown in regions of Southern Italy. It is before the time in the history of the Republic that a Minister - Francisco continues Rejects - succeeds in to define the differences of cultural preparation in relation to the origin region. Personally I have found excellent teachers of the south to the north and the north to the south. Italy has, for its fortune an teacher class that, in spite of the absence of the State and the insufficient resources available, assures an indispensable service to the children and the Italian boys”. For our part, this had to be a “good beginning of year” but to how much it seems from above falls “hail”. We augur ourselves that between much hail you he is some zero in more in the next wage and that a good time, the wages of the Italian teachers come equiparati really to those of the other European Countries.
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@assodolab.it
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