News 06.05.2015 - ore 21:00.

Sciopero dei docenti: la parola agli insegnanti e al personale ATA.
 

..:: TRINITAPOLI - «Senza alcun dubbio, con questo sciopero, il Partito Democratico ha perso molti consensi che aveva fino ad un paio di mesi fa. Consensi che godeva non solo dagli elettori del PD ma anche dai simpatizzanti dello stesso partito di centro sinistra. Adesso dovranno innanzi tutto tessere al loro interno e trovare dei rimedi alla “Buona Scuola” considerato che la proposta non portava nulla di buono alla Scuola italiana e a chi lavora seriamente nelle classi». Questa è il pensiero di Antonio, docente di scuola media superiore. «Questo Governo, nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Europea che dà ragione ai docenti ricorrenti e condanna lo Stato Italiano per abuso del nostro Paese e alla stabilizzazione del personale che lavora nella Scuola, ha creato un piano straordinario di assunzione di solo centomila precari. In realtà i precari che dovrebbero essere immessi in ruolo, ossia con contratto a tempo indeterminato sono circa centocinquantamila. A quanto sembra, questo piano, secondo quello che prevede la “Buona Scuola” dovrebbe includere solo i docenti che fanno parte del GAE (Graduatorie ad esaurimento) o vincitori del concorso dell’anno 2012, mentre sono stati esclusi gli idonei dell’ultimo concorso e abilitati e abilitandi del TFA e PAS». Questo è quello che afferma Maria.
«Super poteri ai Dirigenti Scolastici e chiamata diretta. I presidi con questo DDL potranno scegliersi gli insegnanti più adatti così come avviene in politica, mentre la vera Scuola ha bisogno di collegialità e non di un uomo solo al comando. Inoltre, si teme che la chiamata diretta, attingendo gli insegnanti da albi regionali, porterà solo al clientelismo». Questa è la paura di Alfonso, insegnante.
«Nel DDL sulla “Buona Scuola” è previsto altresì una detrazione fino a Euro 400 per alunno. Occorreva elargire un bonus alle lobby delle Scuole private ed è stato fatto egregiamente». Questo è il pensiero di Giacomo, docente.
«Nella “Buona Scuola” si cerca di riformare la Scuola lasciando a casa il personale tecnico-amministrativo. Infatti, centinaia di persone che lavorano come ATA, in un DDL non vengono nemmeno menzionati». Questo è il commento di Leonardo, che fa parte del personale non docente della Scuola secondaria di primo grado.
Questi sono stati alcuni commenti raccolti ieri 5 maggio 2015 durante lo sciopero generale del personale della Scuola. Ricordiamo che ai vari cortei dislocati un po’ ovunque nelle città di Aosta, Milano, Bari, Roma, Palermo, Catania, Cagliari ecc… hanno preso parte migliaia di insegnanti, che hanno regalato al Governo Renzi una giornata di lavoro. Per tale conteggio, ossia, per i soldi incamerati dal Ministero dell’Istruzione nella sola giornata di martedì la nostra calcolatrice da ufficio è andata in blocco. Saremo più precisi non appena il Ministero dell’Istruzione pubblicherà il numero reale dei partecipanti allo sciopero. Ma dubito che ciò avvenga e in tempi rapidi.

Agostino Del Buono
agostino.delbuono@assodolab.it

 

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