ASSODOLAB ..:: Brano Gara di Trattamento testi e dati

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Le gare effettuate dall'Assodolab

3^ Gara nazionale di Trattamento Testi - Anno Scolastico 2005/2006

2^ Gara nazionale di Trattamento Testi - Anno Scolastico 2003/2004

1^ Gara nazionale di Trattamento Testi - Anno Scolastico 2002/2003

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Brano Gara di Trattamento Testi

Il tempo concesso agli studenti di tutte le sezioni e classi deve essere compreso da 10 a 15 minuti. L’insegnante responsabile del progetto avrà cura di verificare tale tempo nelle singole classi coinvolte. Si suggerisce di utilizzare un “cronometro” oppure più semplicemente l’orologio del personal computer. L’esercizio può essere ripetuto, e solo per una volta, se il personal computer si dovesse spegnere improvvisamente o dovesse andare in “tilt”. In tutti gli altri casi, la prova è da considerarsi valida a tutti gli effetti. Terminata la prova, l’insegnante correggerà gli elaborati tenendo presente i dati che nella fase successiva verranno comunicati all’Assodolab per la selezione della «1^ Gara Nazionale di Trattamento Testi» e precisamente:

NBB = Numero Battute del Brano
NBE = Numero Battute Errate
T = Tempo della prova
NBNM = Numero Battute Nette al Minuto.

Si ricorda ai colleghi che, dopo aver stilato la graduatoria di Istituto il 30 gennaio 2003, hanno 5 giorni di tempo per inviare all’Assodolab i nominativi degli studenti che intendono partecipare alla selezione nazionale «1^ Gara Nazionale di Trattamento Testi».
Rimangono validi le diverse fasi e i moduli del presente concorso nazionale.

Gli studenti che frequentano il 1°, 2°, 3°, 4° e 5° Anno Scolastico di tutti gli Istituti dovranno eseguire la presente prova.

Comunicare nello «spazio virtuale».

Le innovazioni tecnologiche ed organizzative hanno quasi del tutto sostituito le forme di comunicazioni che per più di un secolo sono state utilizzate nell’azienda. Una di queste innovazioni è certamente Intranet divenuto lo strumento principale per la comunicazione all’interno dell’azienda. Questa rete permette di accedere a tutte le informazioni utili: dalle strategie aziendali ai progetti di cambiamento nell’organizzazione, dallo scambio di notizie sui principali andamenti di mercato o sulle novità tecniche alle informazioni sull’opportunità di mobilità e carriere. Essa costituisce un valido strumento a supporto della attività aziendale. Ad esempio, un dipendente, collegandosi alla Rete, può risolvere un problema posto dal cliente chiedendo se altri colleghi si sono trovati di fronte allo stesso quesito oppure chiedere la collaborazione virtuale di altri per la risoluzione della questione; è anche possibile partecipare ad un convegno sulle nuove tecnologie tenute da un esperto del settore. Questo nuovo modo di comunicare richiede l’acquisizione di nuove competenze da parte dei manager e “lavoratori della conoscenza”, competenze essenziali per lavorare con profitto nel ciberspazio. Si parla in tal caso di organizzazione globale nella quale indipendentemente da dove ci si trovi fisicamente, si è vicini virtualmente e pertanto sarà possibile scambiarsi informazioni con persone lontane, dall’altro crea l’esigenza di incontrarsi realmente; così come, in un rapporto di concatenazione gli incontri faccia a faccia si alimentano attraverso l’uso della tecnologia. Per lavorare in Rete è necessario incontrarsi nel mondo reale in quanto tra le persone che comunicano solo virtualmente è più difficile che si crei fiducia reciproca, identità di vedute, elementi necessari per la buona riuscita di un progetto aziendale. Coloro che hanno il compito di coordinare i gruppi di lavoro in rete devono dare chiari direttive sulla responsabilità di ciascuno, rendere palese il modello di comunicazione atteso e definire i tempi e i modi di comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti. E’ importante, altresì, verificare costantemente con i colleghi e con il coordinatore del lavoro, il conseguimento degli obiettivi comuni e delle rispettive attese. Certamente in un’azienda in cui il lavoro si è sempre basato su rapporti più formali è difficile gestire bene tale forma di comunicazione. Non conta più in questo tipo di organizzazione la figura del capo che si attiene a determinati codici o status (l’ufficio più grande, il tipo di abbigliamento, la segretaria) ma la sua capacità di dar vita a relazioni forti di fiducia reciproca. Fino a qualche tempo fa, i mezzi di comunicazione utilizzati nell’azienda erano pochi e principalmente erano, a secondo dei casi, le newsletter, le assemblee, le riunioni, il telefono, le lettere, i documenti, i colloqui. L’utilizzo di tali mezzi se da un lato non rendeva la comunicazione particolarmente efficace, non richiedeva neppure al manager particolari competenze nell’uso e nella scelta dei mezzi di comunicazione. Attualmente, le nuove tecnologie, offrono una vasta gamma di mezzi comunicativi per cui spetta al manager conoscere le loro caratteristiche e scegliere quelle più adeguate agli obiettivi di comunicazione dell’azienda. I nuovi mezzi di comunicazione hanno reso le informazioni di più facile conoscenza e non più di dominio solo per pochi. In teoria, un dipendente, in Rete, può far conoscere le sue idee attraverso e-mail inviate agli altri dipendenti o attraverso conferenze elettroniche o diffondendo newsletter. I mezzi di comunicazione più utilizzati in azienda sono: a) il videotelefono utilizzato per comunicare con il proprio capo o anche per socializzare con gli altri colleghi durante gli intervalli di lavoro; b) new Flash per inviare notizie urgenti in modo rapido; c) la posta elettronica che serve per scambiare informazioni tra l’azienda e i dipendenti e viceversa; d) le bacheche elettroniche dove vengono pubblicate le notizie operative di lavoro o di interesse generale. Si può ritenere che la comunicazione in azienda prima avveniva attraverso una spinta (push) proveniente dall’alto (dal manager) e si diffondeva attraverso i mezzi sopra citati (bacheche, volantini ecc…) in modo capillare tra le diverse categorie di lavoratori. Pertanto, il flusso informativo era limitato alle informazioni che il datore di lavoro riteneva opportuno fossero portate a conoscenza. Un tipico esempio di informazione “push” si ha nelle cosiddette informazioni a cascata. In questo caso, il capo incontra i propri lavoratori, i collaboratori i propri subordinati, si comunicano le aspettative dell’azienda, le nuove direzioni strategiche da seguire, e così via lungo la scala gerarchica…