01 - TUTTOSCUOLA – Anno XXVII – n. 413 – Pag. 4 – Roma, giugno 2001 –
Nell’intento di valorizzare e di sviluppare al massimo una didattica
attenta ai bisogni e alle specificità degli allievi, di favorire il successo
scolastico e formativo all’interno delle disposizioni sull’autonomia
(flessibilità, organico funzionale ecc.), gli insegnanti possono integrare
la lezione frontale tradizionale con altre forme di lezione, tra cui le
codocenze.
La gestione delle codocenze può essere attuata tenendo presente tre
meccanismi di base.
La “codocenza in orario” richiesta da un consiglio di classe, viene messa in
orario per tutte le classi dello stesso tipo: ad esempio, se viene richiesta
per la classe 2^A che è ad indirizzo economico-aziendale, di Progetto 2002,
tutte le classi economico-aziendali dello stesso progetto (2^B, 2^C ecc.) si
troveranno ad affrontare la stessa codocenza nelle discipline prescelte.
Le “codocenze personali nelle ore buche” sono quelle attivate su iniziativa
personali dei singoli docenti, previa autorizzazione del consiglio di
classe, valevoli solo per la classe in esame. In questo caso, i due docenti
interessati alla codocenza cercano nel loro orario personale, l’ora nella
quale uno dei due può essere presente durante la lezione dell’altro
attraverso un accordo reciproco. Questa, ha il vantaggio di potersi attivare
al momento del bisogno ed è anche possibile richiederla alla commissione
orario in modo che crei delle ore buche ad hoc ad uno dei due docenti.
In questo caso, al docente “volontario” non spetta alcuna retribuzione
accessoria, oltre alle 18 ore cattedra, ma solo il privilegio di poter dire
ai colleghi dello stesso istituto di “aver effettuato la codocenza con il
collega di ….. su alcuni moduli interessanti”.
Infine, vi sono le “codocenze nell’area di integrazione, di equivalenza
ecc.”, previste dal curricolo ordinario di alcuni “progetti sperimentali”
che dovrebbero essere programmate dai Consigli di classe in modo
dettagliato, a scadenza mensile mediante un calendario, stilato con la
collaborazione dell’Ufficio Progetti che ha la visione generale della
situazione di tutte le classi e di tutti i docenti coinvolti.
Una corretta programmazione della copresenza richiede un lungo ed elaborato
lavoro a monte, in cui gli insegnanti interessati individuano tematiche
comuni e stilano i relativi moduli, fissando prerequisiti, obiettivi,
modalità di verifica. I moduli, oltre che su tematiche comuni possono essere
programmati, soprattutto per il biennio, per il rafforzamento o il recupero
di abilità di base comuni a tutte le discipline (abilità di comunicazione,
lettura, espressione ecc.).
Luogo privilegiato per lo sviluppo di queste abilità trasversali è senza
alcun dubbio il “Laboratorio di trattamento testi e dati” che consente anche
ai soggetti più deboli di contribuire alla realizzazione di un percorso
comune.
Pertanto, alcune ore di copresenza in tutte le discipline, si potrebbero
programmare con gli insegnanti delle discipline A075 ed A076, divenuti
esperti delle “Tecnologie informatiche e della comunicazione” e dei
“Linguaggi non verbali e multimediali”.
Non ci rimane a questo punto che scegliere se effettuare la compresenza, se
continuare con la libera docenza a tu per tu con i nostri discenti, così
come abbiamo sempre fatto, oppure porgere su un vassoio tutto d’argento solo
la metà delle nostre ore per la mini sperimentazione della codocenza.
La scelta è in parte nostra!
Agostino Del Buono
01.
02.
Via Cavour, 76 - 71049 TRINITAPOLI BAT - Italy
Telefono abitazione del Presidente 0883.630798
Telefono cellulare del Presidente: 339.2661022
Informazioni Legali: Copyright - Termini di utilizzo - Privacy