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01 - TEMPUS – Anno I – n. 5 – Trinitapoli, settembre 2000 – Pag. 4 –
«Salvaguardate i diritti e la dignità degli insegnanti»
Appello dell’Assodolab ai Sindacati della Scuola e ai Parlamentari Dauni
Lo scorso anno scolastico si è chiuso all’insegna di innumerevoli proteste
da parte del personale insegnante delle scuole italiane.
A protestare sulla «Maggiorazione retributiva per il personale docente» di
cui al D.M. 23/12/99 n. 317, sono scesi in campo, gli insegnanti di tutta la
nostra Penisola che hanno elaborato migliaia di “lettere di protesta” ed
inviate al Ministro della P.I. Luigi Berlinguer e a tutti i sindacati.
Il famigerato “concorsone” che si doveva tenere per ottenere “la
maggiorazione retributiva” in base non si sa bene a quali meriti fu
“bloccato” una decina di giorni prima e gli insegnanti conclusero l’anno
scolastico all’insegna della vittoria e dell’unità.
La situazione politica, intanto, costrinse alle dimissioni il Ministro in
carica.
Oggi, a distanza di sei mesi, si associa alle lamentele generali l’Assodolab
– Associazione Nazionale Docenti di Laboratorio – con la sede a Trinitapoli,
in provincia di Foggia, la quale si è fatta sostenitrice di due proposte di
Legge riguardanti gli insegnanti di laboratorio ed auspica che tali proposte
giacenti in Parlamento da circa tre anni, vengano discusse in sede di VII
Commissione Parlamentare.
Si tratta, della proposta di Legge n. 3126 presentata dall’Onorevole Sica
Vincenzo e del Disegno di Legge n. 2822 presentato dal Senatore Polidoro
Giovanni che tentano di sanare la grave discriminazione e cancellare le
ingiuste disparità di trattamento economico tra docenti che espletano o
espletavano le stesse funzioni.
Le suddette disparità sono state causate dal notevole contenzioso e dalle
contrastanti decisioni del Consiglio di Stato nell’interpretazione
dell’articolo 17 del D.L. 30 gennaio 1976, n. 13, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 30 marzo 1976, n. 88.
Il Consiglio di Stato dall’anno 1982 in poi, ha riconosciuto il diritto ad
essere inquadrati al VII livello e numerosi insegnanti di “Dattilografia,
Stenografia e Tecnico Pratici” hanno ottenuto il riconoscimento della parità
retributiva.
Successivamente in una «adunanza plenaria» lo stesso Consiglio di Stato ha
dichiarato erronea l’interpretazione data a questo Decreto Legge.
Di conseguenza, a seguito delle diverse pronunce emesse dal Consiglio di
Stato, una parte di docenti sono stati inquadrati al VII livello con
provvedimenti irrevocabili e immodificabili, creando una discriminazione
assurda tra docenti della stessa disciplina e funzioni ma appartenenti a
livelli retributivi diversi.
A lanciare l’appello, è il sottoscritto, presidente dell’Assodolab, che nel
giro di alcuni mesi ha ricevuto più di 3.000 adesioni da tutta Italia da
docenti interessati a tale richiesta.
E così, gli insegnanti si lamentano da una parte della insensibilità
dell’attuale Governo “centrale” di cui fanno parte i politici sia della
maggioranza che dell’opposizione, e dall’altra di tutti i sindacati della
Scuola (CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, COBAS ed altri) i quali continuano a
non affrontare la delicata questione dei docenti di “Dattilografia,
Stenografia e Trattamento Testi” nonché degli insegnanti “Tecnico Pratici”,
nonostante la presentazione da circa tre anni, in sede Parlamentare delle
proposte di Legge.
Al di là dell’ideologia politica e sindacale tutti i sindacati dovrebbero
concorrere per uno stesso fine: salvaguardare i diritti degli insegnanti.
Ma tutto questo, fino ad oggi non si è verificato!
I soci dell’Assodolab, sostengono che «le funzioni svolte dai docenti
laureati sono equivalenti alle funzioni svolte dagli insegnanti diplomati
della scuola elementare, media inferiore e superiore, per cui auspica la
discussione delle proposte di Legge n. 3126 e n. 2822 che permetterà, da un
lato il passaggio al VII livello retributivo, dall’altro la rimozione delle
discriminazioni pregresse e la creazione di pari opportunità e dignità».
E allora, sia l’Assodolab che gli insegnanti che ne fanno parte, hanno
intenzione di continuare la loro lotta e di scrivere anche al Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per far sì che in questa XIII
Legislatura vengano discusse le due proposte di Legge.
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