01 - CERIGNOLA OGGI – Anno II – n. 19 – Martedì, 25 gennaio 2000 – Pag. 2 –
Stanchi di subire ingiustizie, angherie e sopruso dall’alto Insegnanti in
"stato di agitazione" all’Istituto Tecnico "Dante Alighieri"
CERIGNOLA (Foggia) – Non sembra vero ma è proprio così! Stanchi di subire
ingiustizie, angherie e soprusi dall’alto, gli insegnanti dell’Itc "D.
Alighieri" elaborano una "lettera di protesta" e la inviano al Ministro
Berlinguer e a tutti i Sindacati di Capitanata.
E’ una lettera lunga ben sette pagine in cui si chiarisce la loro posizione
sulla "Maggiorazione retributiva per il personale docente" di cui al D.M.
23/12/99 n. 317.
Ad elaborarla è stato il prof. Agostino Del Buono, insegnante dello stesso
Istituto e ad essa hanno aderito molti insegnanti.
Uno dei punti in cui si soffermano i docenti è che, la "professionalità" può
essere acquisita sia prima dei "dieci anni di ruolo" che dopo tale termine e
da parte degli insegnanti di ruolo e dei colleghi supplenti annuali.
Il "merito scolastico" non può essere verificato solo ed unicamente in base
alla "disponibilità di cassa irrisoria" dello stesso Ministero. Continuano
gli insegnanti che non si può stabilire che la percentuale dei promossi deve
essere "costante" del 20% in tutte le province d’Italia: da Roma a Siracusa,
da Napoli a Lecco, da Bologna ad Oristano.
Il tutto, è ancora più strano, se si considera che questa percentuale deve
rimanere "invariata" in tutti gli ordini di scuola: negli asili, nelle
elementari, nelle medie inferiori e superiori.
Gli insegnanti dell’Itc "D. Alighieri" chiedono al Ministro: "Come può
essere "costante" un dato del genere a priori, prima di sostenere gli esami
e di aver verificato concretamente la preparazione dei docenti in
questione?"
Si potrebbe verificare, ad esempio, che in una provincia gli insegnanti
siano più bravi della provincia confinante oppure che gli insegnanti
elementari siano meno bravi dei loro colleghi delle scuole medie inferiori o
il contrario.
Non occorreva essere in possesso di una laurea in "Scienze Statistiche" o di
un "Master" alla Bocconi o alla Luiss o in qualche altra Università Europea
per stabilire che solo il 20% degli insegnanti dovrà essere promosso. E
l’80% cosa farà? Dovrà dare le dimissioni e cambiare lavoro?
Così, invece di impostare una carriera "seria" per gli insegnanti,
valorizzando sia la vera "dimensione professionale" sia le "competenze
diversificate" si preferisce dar vita ad una sorta di "lotteria ministeriale
a 100 quiz".
Una lotteria che non si chiama "Superenalotto", "Totip", "Enalotto", "Totogol",
"Totosei", "Lotteria Italia" o qualcosa di simile, ma che prende il nome di
"Lotteria Docenti".
Essa svalorizza, umilia, offende, mortifica, demoralizza, deprime e ferisce
profondamente la "dignità" degli insegnanti e la "funzione docente" nel suo
complesso.
Con questo procedimento – afferma il prof. Agostino Del Buono – si innescano
quei meccanismi di "ab irato", di divisione, di odio, di rancore, di
dissapore, di profonda avversione ed ostilità tra docenti di serie A e di
serie B.
Tutto questo meccanismo viola, tra l’altro, sia il principio fondamentale
dello "Statuto dei lavoratori" che prevede, a parità di funzione e di orario
di lavoro, pari salario e trattamento pensionistico, sia l’art. 3 della
Costituzione.
"Ab immemorabili" si chiede di "valorizzare" la funzione docente con aumenti
salariali dignitosi per il lavoro che già viene svolto nelle scuole e che è
andato via via aumentando negli ultimi anni.
Ma il Ministro, i Sindacati e l’Aran che hanno firmato il contratto, hanno
preferito aumentare il salario di 90mila lire lorde a tutti i docenti ed
innescare una sorta di "Lotteria Docenti" solo per alcuni.
La demotivazione della categoria di "insegnanti" è cresciuta e siamo sicuri
che aumenterà sempre più a "concorso ultimato".
Se l’obiettivo di questo concorso era quello di dare la "speranza" o
"l’illusione" a quanti lavorano nella Scuola di poter "fare carriera",
ritengono che si è riusciti solo al 20%.
Mentre, se l’obiettivo era quello di valutare in modo serio la
"professionalità" degli insegnanti, così come doveva essere, ritengono
ancora una volta che l’obiettivo è "fallito" ampiamente.
Concludendo la lettera di protesta, gli insegnanti dell’Itc "D. Alighieri"
chiedono l’annullamento delle norme contenute in questo bando e la
redistribuzione equa della quota prevista tra tutti i docenti, in quanto
ritengono che tale Decreto Ministeriale sia incostituzionale, oltre che
l’abrogazione dell’art. 29 del C.C.N.L. del 26/5/99 e dell’art. 38 del
contratto integrativo del comparto scuola del 31 agosto 1999.
Minchillo Carla
01. «Insegnanti in “stato di agitazione” all’Istituto Tecnico Dante Alighieri»
02. «Gli insegnanti di Cerignola in "stato di agitazione" contro il Ministro Berlinguer».
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