04 - L'OBIETTIVO – Anno XX – n. 7 – Lunedì, 30 aprile 2001 – Pag. 14/15 –
La programmazione dell’operatore culturale comprende varie fasi: analisi
della situazione iniziale, definizione degli obiettivi, selezione dei
contenuti didattici, scelta dei metodi, materiali e strumenti,
strutturazione delle sequenze di apprendimento, descrizione dei livelli e
modalità di utilizzo, valutazione.
Ciò impedisce che la valutazione sia influenzata dalla discrezionalità del
docente e consente quindi una omogeneità di giudizio tra alunni di classi
diverse dello stesso Istituto.
La valutazione formativa, che viene attuata in “itinere” da ogni insegnante,
si puntualizza in sommativa alla fine di un certo percorso didattico
ritenuto importante.
I voti così ottenuti nelle diverse discipline vengono raccolti dagli
insegnanti in sede di Consiglio di classe ed inviati ai genitori degli
alunni attraverso dei “prospetti informativi” denominati “pagellini” secondo
quando previsto dall’art. 2 dell’O.M. n. 329 del 27 maggio 1997 e deliberato
dai rispettivi Collegi dei docenti.
In alcune scuole esse vengono chiamate "schede di valutazione interperiodale",
in altre semplicemente "schede di rilevazione", in altre addirittura
"comunicazione scuola-famiglia".
Sostanzialmente è un "foglio informativo" in cui la scuola comunica, in un
determinato periodo alla famiglia dello studente, la propria posizione
riguardante sia il "rendimento scolastico" che il raggiungimento o meno
degli "obiettivi educativi e comportamentali".
Oltre alla metà del “Primo quadrimestre” le schede possono essere inviate
anche nella seconda metà del “Secondo quadrimestre” dando luogo, così, ad
una prima e a una seconda fase.
Ma vediamo in dettaglio le finalità delle schede.
Dal punto di vista pedagogico l’invio di tali schede rappresentano un
essenziale strumento informativo per:
a) assicurare momenti più ravvicinati di conoscenza della preparazione degli
alunni;
b) migliorare l'organizzazione degli interventi volti a qualificare e
diversificare l'offerta formativa, in particolare per colmare situazioni di
carenze.
Rispetto al passato, esse rappresentano un valido supporto per gli alunni e
per le famiglie, al fine di evitare inutili aggravi di spese per
“ripetizioni” dell’ultimo istante che si sono spesso dimostrate inutili
oltre che onerose per il bilancio familiare. Gli studenti, dal conto loro,
evitano sorprese inaspettate a fine quadrimestre o fine anno, che in alcuni
casi, negli individui psicologicamente più deboli, potrebbero comportare
traumi difficilmente superabili in un momento particolare della loro
crescita ed essere tra le cause dell’abbandono scolastico e di conseguenza
fonte di emarginazione sociale.
L’atteggiamento consapevole e responsabile nei confronti della scuola e dei
rapporti sociali viene in tal modo privilegiato facendo leva
sull’acquisizione di una maggiore maturità e partecipazione alla vita
scolastica delle famiglie e dei discenti.
Agostino Del Buono
01. Il telefonino in classe: più abuso che uso
03. Il rebus degli insegnanti nella Scuola del nuovo millennio: meglio la libera docenza o la codocenza?
04. E' il momento della valutazione interperiodale!
05. La bicicletta è solo un mezzo di trasporto?
06. Insegnanti delusi da una Finanziaria politica
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