Ente accreditato e qualificato che offre formazione - D.M. 177/2000 e Direttiva n. 90 del 01/12/2003.

DATA: venerdì 22 novembre 2024

Preparati alla prova preselettiva Concorso Docenti su TastoEffeUno.it

Su TastoEffeUno.it sono disponibili i quiz ministeriali, in formato interattivo, per una preparazione seria e mirata al superamento della prova preselettiva Concorso Docenti. Poiché il tempo a disposizione per la preparazione è limitato, i quesiti sono stati organizzati per ognuno dei 70 MODULI e per AREE: a differenza dell'allenatore del MIUR, è possibile quindi esercitarsi solo su alcune AREE escludendo quelle in cui si ha una adeguata preparazione. VAI AL SITO

La Lavagna Interattiva Multimediale: i pro e i contro...

La Scuola cambia. Non sono solo i programmi ministeriali ad essere modificati ma anche il modo di porgere le unità didattiche... Oggi giorno stiamo assistendo ad una rivoluzione informatica non indifferente sin dalla scuola dell'infanzia. Spesse volte gli alunni sono più preparati degli insegnanti perché utilizzano il computer con disinvoltura tanto da dover far uso di Chat, Forum, Blog e quant'altro viene immesso in "rete" senza pensarci due volte. Molti sono i docenti che si aggiornano su queste nuove tecnologie ma molti sono ancora all'oscuro di quanto sta avvenendo, porgendo la lezione come si faceva 50 anni fa. Ritengo che i docenti hanno l'obbligo di tenersi informati sulle nuove tecnologie didattiche e padroneggiarle, altrimenti si cade nel ridicolo appena uno studente porge una domanda mirata nel campo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Proprio per questi motivi, il Consiglio nazionale di presidenza dell'ASSODOLAB, www.assodolab.it ha votato favorevolmente per iniziare e portare avanti questo discorso sulle LIM - Lavagna Interattiva Multimediale: da una parte il corso di formazione e aggiornamento rivolto a tutti i docenti, dall'altra la LIM CERTIFICATE ®, equiparabile ad una «patente europea della LIM». La LIM CERTIFICATE ® è un marchio registrato, utilizzato per la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti sulla Lavagna Interattiva Multimediale. Rimane sempre a noi docenti però, la scelta di formarci o meno. Ci auguriamo però, che dall'alto del Ministero dell'Istruzione, qualche premio venga dato a quanti frequentano i corsi di formazione e aggiornamento o conseguono la LIM CERTIFICATE ®. Non mi resta che augurare a tutti voi che frequentate i nostri corsi Basic, Intermediate e Advanced, buon lavoro e se avete qualche dubbio, postate pure il vostro scritto, tanto non costa nulla e ci sarà sempre colui che risponderà al vostro messaggio. [1] [Prof. Agostino Del Buono - Presidente Nazionale Assodolab]

DATA: 10/02/2010 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 7902

COMMENTI - PAGINA 127

DATA 05/07/2012 10.24.17 - AUTORE FILOMENAT

Sono un'insegnante del sesto circolo di Gela. Ritengo interessante l'uso della LIM durante l'attività didattica e ringrazio il Dirigente Scolastico che ha dato la possibilità a tutti noi di frequentare il corso.

DATA 05/07/2012 10.28.17 - AUTORE FILOMENAT

Ho seguito con interesse le lezioni sulla LIM, purtroppo, non sapendo usare il computer, ho incontrato molte difficoltà.

DATA 05/07/2012 10.30.03 - AUTORE mariaCauchi

L'introduzione delle Lim nelle scuole è,a parer mio,il modo più idoneo e migliore per poter affermare che l'istituzione scolastica sta al passo con i tempi.Inevitabilmente ciò presuppone la necessità,per il corpo docente, di aggiornare le proprie conoscenze,considerando pertanto il mezzo multimediale alla stregua di qualsiasi altro strumento di lavoro.

DATA 05/07/2012 10.37.05 - AUTORE mariaCauchi

L'uso delle Lim,eliminando anche eventuali problemi dovuti all'allergia ai gessi,che inficierebbero il lavoro sulla lavagna tradizionale,incrementerà la motivazione di quegli alunni che per vari motivi,non ultimi quelli dovuti a disabilità,vedranno in esse la possibilità di effettuare attività sempre più creative-

DATA 05/07/2012 10.51.33 - AUTORE tiziana

Il corso della LIM è stato proficuo. Ho imparato velocemente e senza nessuna difficoltà.

DATA 05/07/2012 10.56.53 - AUTORE tiziana

Ringrazio l'esperto per la pazienza avuta con tutti i corsisti specialmente con i meno esperti, per la preparazione in materia che ha trasferito con chiarezza e senza sprechi di tempo.

DATA 05/07/2012 11.05.48 - AUTORE AnnamariaC

Quello sulla lim è stato un corso che ci ha fatto scoprire cose assulutamente impensabili per un'insegnante che da quasi 35 anni ha usato esclusivamente la lavagna in ardesia e i gessetti.Peccato che le conoscenze per utilizzare la lim sono state proposte in pochissimo tempo e non siamo stati guidati individualmente.

DATA 05/07/2012 11.07.28 - AUTORE gabriellatasca75

Sono molto contenta per quest'innovazione: 1. sono una "giovane" insegnante che ama la tecnologia e ha un'allergia al gesso; 2. Sono stati risolti i problemi di igiene in classe, dato che coloro che puliscono non amano molto pulire Artesia. 3. finalmente i piccoli geni nell'informatica avranno un loro spazio in classe e non si annoieranno. SPERIAMO BENE

DATA 05/07/2012 11.10.55 - AUTORE AnnamariaC

Presentare agli alunni del terzo millennio,figli della multimedialità, lezioni con la lim , sarà sicuramente entusiasmante e coinvolgente, ma la stessa cosa sarà per l'insegnante che avrà la possibilità di arricchire e vivacizzare l'insegnamento.

DATA 05/07/2012 11.12.23 - AUTORE Santinacap

Sono l’insegnante Santina Capitano del VI Circolo Didattico “L. Capuana” di Gela. - Il corso sulla LIM è stato molto interessante perché ho imparato tanto in quanto non sapevo usare molto bene il computer. In questi giorni ho imparato tanto infatti sono riuscita ad eseguire una lezione di scienze sul computer e ad inserire immagini suggestive di animali prese da internet.Io mi reputo molto soddisfatta dei risultati ottenuti nonostante i pochi incontri effettuati durante il corso.

DATA 05/07/2012 11.13.03 - AUTORE Santinacap

Sono sicura che, per i bambini meno attenti e volenterosi, svolgere attività utilizzando la lavagna multimediale sarà entusiasmante e piacevole, inoltre, effettuando attività presentate in forma di gioco, si divertiranno ed impareranno molto.

DATA 05/07/2012 11.29.49 - AUTORE gabriellatasca75

MI METTO NEI PANNI DELLE COLLEGHE CHE NON VANNO D'ACCORDO CON L'INFORMATICA : SE AVETE BISOGNO SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE (TEMPO LIBERO PERMETTENDO) BUONA ESTATE CI VEDIAMO A SETTEMBRE

DATA 05/07/2012 11.37.03 - AUTORE mariasanzo

Sono Maria Sanzo del VI CIRCOLO DIDATTICO "L. CAPUANA" di Gela - Il corso sulla LIM è molto interessante, è stato un piacere parteciparvi nonostante il caldo!

DATA 05/07/2012 11.38.24 - AUTORE mariasanzo

Si sta per concludere il corso sulla LIM...Spero che gli esami vadano alla grande!!

DATA 05/07/2012 16.59.38 - AUTORE teresa loiotile

LIM: Finestra sul mondo - È chiaro che la LIM "finestra sul mondo" ha più senso se quel mondo può portarlo in maniera dinamica in classe; vale a dire se utilizzata anche con una connessione internet (veloce, per poter accedere a qualsiasi tipo di materiale, e magari wireless per evitare l'ulteriore "fastidio" dei cavi) in maniera che il percorso costruito da docente o studente (o tutt'e due) sia interattivo non solo nel senso della modificabilità, ma anche nel senso della rete. Concepire la lezione - che, nella sostanza, qualsiasi tipo di software per LIM si utilizzi, è una presentazione a "finestre" - come un net-viaggio può essere una strategia utile per dare un senso complessivo alla proposta didattica; concepirla "aperta" a più variabili di percorso e a modifiche in corso (fatte durante la lezione con l'ausilio degli studenti) risponde ad un uso efficace dello strumento. Laddove, invece, la rete non vi sia, va "simulata" sul PC; anzi, il consiglio, anche in assenza di disponibilità della LIM, è quello di preparare comunque i materiali sul PC, allestendo una significativa galleria di immagini, video, pagine web. Insomma materiali "extra" rispetto alla presentazione allestita, cui fare riferimento per arricchirla, o modificarla in genere. Quando, poi, si decida di fare un intervento didattico di costruzione del percorso dal vivo in aula è del tutto evidente che non può essere lasciato al caso dell'improvvisazione in presenza, pena il caos. Ma va programmato, al pari di un "copione" nascosto, con l'impiego di link preferiti; copione ricco ma non sterminato o con cartelle ordinate di materiali mirati da assemblare. La strategia migliore, in analogia con l'impiego delle nuove tecnologie nell'insegnamento, è cominciare con l'inserimento nella propria programmazione di una sola lezione o unità didattica che utilizzi la LIM. In questo caso il ciclo di vita dell'attività si aprirà - immaginiamo - con la produzione di un file-percorso e si chiuderà con la raccolta finale di alcuni file-percorsi degli studenti o nuovi o modificati dal primo. Qualora, invece, si organizzi un lavoro più complesso, sarà la stessa peculiarità "produttiva" della LIM ad imporre un'organizzazione dei materiali. Ricordiamo che una delle potenzialità è proprio la modifica dei file in presenza, a distanza, e la conservazione degli stessi; nonché, in un'ottica più collaborativa e costruttivista, la realizzazione di molteplici lavori di gruppo dei ragazzi, compiti, restituzioni, ecc. Insomma, un'attività prolungata dà vita ad una proliferazione di file che richiede l'utilizzo di un'organizzazione ferrea di cartelle e sottocartelle di documentazione, con criteri precisi di "metadatazione" al fine di reperire in fase valutativa il tutto. Oppure, l'adozione di una casa-base, una ambiente on line in cui depositare i file. Fino a solo un paio d'anni fa tutto ciò avrebbe richiesto l'installazione e l'uso di una piattaforma in internet. Oggi gli ambienti e gli strumenti di socialnetwork (ad esempio i blog, come Ning www.ning.com, o GoogleDoc) offrono la possibilità di crearsi uno spazio in rete a costi zero e di facilissima gestione dove eseguire lo "stoccaggio" di tutti i materiali prodotti o in via di allestimento, sia del docente che degli studenti, con un'immediata e delocalizzata reperibilità. L'utilizzo della LIM è inficiato da una variabile imprescindibile per tutti i dispositivi a proiezione frontale: l'ombra. L'ombra di chi agisce intorno alla lavagna è la conseguenza negativa di quella "fisicità" insita nel suo utilizzo. Non va demonizzata, se la logica è quella di una lezione più dinamica. Il muoversi da una parte all'altra della lavagna, l'alternarsi alla stessa di più persone, può essere giocato come fattore per allertare su ciò che deve essere visualizzato. Le "ombre mosse", in realtà, possono vivacizzare la lezione scuotendo dalla tendenza a concepire la visualizzazione della lezione quasi - per usare una metafora televisiva - da monoscopio. Ma bisogna essere pronti alla sfida del setting. Il problema della disposizione della classe di fronte alla LIM tocca un tasto delicato, perché lo spostamento di banchi e sedie - soprattutto quando si ha a disposizione soltanto un'ora di tempo - può risultare complesso per vari motivi, logistici e di "ordine pubblico", in primo luogo. ma anche e soprattutto di mentalità (di chi insegna). Molto si è scritto sulla problematica, ma poi, anche per motivi strutturali, spesso tutto rimane così com'è. La LIM, se utilizzata con coerenza rispetto alla propria vocazione, invece, porta a mutare la disposizione. Nel caso di coinvolgimento contemporaneo della classe intera, della plenaria, se non si vuole lasciare tutta l'interattività dello strumento in mano al docente, "l'andare alla lavagna" per integrare, correggere, modificare non è più opzione, ma diventa corollario necessario di quello che gli anglosassoni chiamano "dialogic teaching", una lezione dialogata che si arricchisce dei contributi di tutti. Una lezione che non si pone come dato ma come risoluzione di un problema, di un quesito. Una metodologia che anche gli ambiti disciplinari meno esperienziali possono adottare. Si pensi, per esempio, alle materie dove il pensiero di un autore o un evento storico è, abitualmente, trasmesso come già acquisito. Con la LIM va capovolto il punto di osservazione. L'apprendimento per scoperta è alla sua portata, per cui la lezione può essere costruita attraverso delle domande, dei quesiti, posti con l'ausilio delle parole o delle immagini. O di entrambe. Il percorso della formazione intellettuale di Dante - per fare un esempio "tradizionale" - è ricavabile da un percorso di immagini-parole-suoni sulla vita quotidiana a Firenze nel XIII secolo. Con il contributo degli studenti che, scrivendo parole, pescando immagini, aggiungendo un link, completano la proposta del docente. L'aula spesso non facilita affatto questo "andare alla lavagna"; anzi, i banchi così come sono disposti diventano un ostacolo che rischia di creare più confusione. Per questo è necessario un ripensamento della disposizione dell'aula. Anche la possibilità data a singoli o gruppi di svolgere un lavoro indipendente e, quindi, di alternarsi alla LIM per presentare i propri, cambia il setting. E lo fa due volte: in fase preparatoria (perché vanno allestite delle isole di lavoro all'interno della classe) e in fase di presentazione (perché i gruppi "in formazione" devono poter tutti visualizzare lo schermo). Insomma, se la LIM non è neutra dal punto di vista della preparazione della lezione, non lo è neanche dal punto di vista dell'attuazione. Una delle strategie di gestione dell'afflusso alla LIM, dalle elementari alle superiori, è la costruzione collettiva, a monte, delle regole di intervento. Una strategia che molti insegnanti utilizzano ad inizio anno, soprattutto nelle classi del ciclo primario, per coinvolgere gli studenti nell'ordinata gestione della partecipazione. Ugualmente, nei confronti dell'uso della LIM, può essere stabilito una sorta di statuto che regoli l'entusiasmo degli studenti - è un eufemismo - nel dire la propria, nello scriverla, ecc. Tanto più nei confronti della novità-lavagna. Come ha sperimentato chi l'ha fatto, probabilmente dopo un po' di tempo anche le regole lasciano il posto ad un naturale - anche se caotico - avvicendarsi. Ma non è banale prevederle, anche per dare il senso di un'attività che ha una sua organizzazione e non si sviluppa a caso. Per il resto, l'attività in classe con la LIM dovrebbe avere sempre la dimensione di un net- viaggio; dovrebbe aiutare quella dimensione "narrativa" - nel senso pedagogico di Bruner - che favorisce l'apprendimento. Una dimensione che i professori più "carismatici" sanno dare anche senza lavagna, ma che si può acquisire anche con un po' di mestiere. La LIM aiuta nella costruzione del viaggio, grazie alla sua dimensione di finestra sul mondo, che non ha solo la funzione di agganciare l'interesse, ma anche di stimolare la riflessione. Gli studi internazionali insistono sulle potenzialità del suo "wow factor", del suo essere "effetto speciale". Una ricerca australiana, in particolare, elenca tutti i fattori di gradimento: • ha una natura "visuale"; • va incontro alla cultura digitale degli studenti; • è semplice da utilizzare; • è immediata, flessibile e conveniente nell'impiego; • è catalizzatrice dell'apprendimento "tecnologico" dei docenti; • facilita la pratica riflessiva; • è interattiva; • aiuta la scoperta e l'apprendimento di nuove abilità. La visualizzazione, però, non può essere estetizzante o fine a se stessa; deve essere giocata in termini di apprendimenti e, quindi, avere una ricaduta in termini di rinvio alla lettura, alla riflessione, alla rielaborazione, tutti aspetti, in qualche modo, tradizionali, di cui bisogna tener conto nella lezione multimediale per il prosieguo dell'attività in classe o a casa. Ecco, avvicinarsi alla LIM considerandola non una superficie assorbente (per cui tutto quello che si fa rimane in se stessa), ma come una superfice riflettente (per cui quel che si fa rinvia ad altre dimensioni del sapere) può essere la strategia più idonea ad una vera ed efficace integrazione nella didattica.

DATA 06/07/2012 2.37.19 - AUTORE antonio_H0926E

Integrare vecchi e nuovi linguaggi - L'introduzione delle tecnologie ha cambiato radicalmente il nostro modo di comunicare e di rapportarci alle fonti informative e formative. ALcuni studi rivelano un forte divario tra i digital native e digital immigrants con la scuola italiana che rivela un linguaggio diverso tra i docenti "immigrati" e gli studenti che si esprimono con linguaggi completamente diversi. Si antepongono gli strumenti adottati in classe come penne, quaderni, carte geografiche, lavagna di ardesia, testi cartacei, righelli, goniometri e le tecnologie che caratterizzano il mondo degli studenti esterno alla scuola (computer, cellulari, smartphone, fotocamere digitali, I-pod etc...). L'introduzione della LIM nel mondo scolastico sta cercando di garantire l'integrazione di più linguaggi e comunicare attraverso altri codici espressivi colorando i significati di una gamma di segni e di colori. Molti più stimoli per docenti e studenti con tutti i sensi: vista, udito e tatto coinvolti insieme per scoprire e stupire. Ma è giusto interrogarsi sul processo che sta investendo la scuola con la dotazione di strumenti come le LIM. Ma quanto durerà questo processo? Sembra molto lungo da completare. Sarà mai completato? E sopratutto con quali costi? La dotazione per una LIM è attualmente molto costosa con strumenti hw e sw diversi a seconda del vendor. Intanto noi docenti dobbiamo sempre cavalcare l'introduzione delle tecnologie quali esse siano e consentire ai nostri alunni di utilizzarle nella didattica quotidiana. Senza mai stravolgere il nostro lavoro (qualche collega è ancora scettico) la nostra necessaria e insostituibile funzione di docenti.

DATA 06/07/2012 9.28.47 - AUTORE ANNA

Nel frequentare il corso di formazione sulla LIM, ho piacevolmente costatato che per la disciplina che insegno, matematica, le potenzialità sull'utilizzo della lavagna interattiva multimediale sono enormi; ciò mi fa enorme piacere e mi sto preparando per poterla utilizzare.

DATA 06/07/2012 9.33.41 - AUTORE ANNA

Lavorare con la LIM sarà senz'altro molto piacevole; sono sicura che ad ogni modo aumenteranno anche le nostre responsabilità in quanto gli alunni si attenderanno da noi delle spiegazioni più chiare e delle illustrazioni che richiedano molta competenza.

DATA 06/07/2012 18.42.38 - AUTORE vincenzo63

Sono daccordo che l'uso della lavagna interattiva sia uno strumento molto utile per la didattica, tanto che lo uso molto frequentemente nelle mie lezioni. In questi ultimi tre anni per svolgere il progetto qualità e merito di Matematica del ministero abbiamo utilizzato la lavagna per svolgere delle lezioni interattive visto che gli alunni sono molto più pratici di un computer che di un libro. A questo nella mia scuola abbiamo accostato i lim book che permettono di utilizzare il libro di testo in una forma interattiva.

DATA 06/07/2012 21.07.33 - AUTORE giada84

Buonasera a tutti. Mi chiamo Giada Gugliotta e sono laureata in Filologia Classica; non insegno ancora, ma spero di averne presto la possibilità. Nel frattempo, desidero tenermi aggiornata sulle nuove modalità didattiche: questo è il motivo che mi ha spinto ad aderire al presente corso, riconoscendo ovviamente l'importanza della diffusione delle tecnologie digitali in classe.

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