12 - AGUS ITALIA – Martedì, 20 novembre 2001 –
Si è tenuto a San Ferdinando di Puglia, presso il Centro culturale
polivalente, un interessante convegno dal tema: «Le politiche inclusive: i
servizi integrati per i soggetti in situazioni di handicap».
L’incontro è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale della città in
collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Foggia e “Proteo Fare
Sapere” della Cgil.
Gli interventi, tutti meritevoli di grandissima attenzione, hanno riscosso
da parte degli “addetti ai lavori” e del pubblico presente nella sala un
grandissimo successo.
Antonio Di Domenico, dirigente scolastico, referente per l’integrazione del
Provveditorato agli Studi di Foggia, ha trattato il tema «L’integrazione
scolastica nella scuola dell’autonomia».
Dalla relazione sono emersi i dati ufficiali degli alunni in situazioni di
Handicap della provincia di Foggia.
«La situazione è abbastanza allarmante – ha affermato il dirigente – se
pensiamo che le scuole della provincia sono frequentate da 2617 alunni
(nelle scuole pubbliche) a cui si aggiungono 64 alunni nelle scuole non
statali».
Le cifre ufficiali sono tra le più alte delle province italiane.
Gli insegnanti che posseggono il titolo di specializzazione sono
insufficienti a coprire il fabbisogno a livello nazionale e in modo
particolare a livello provinciale.
Se si aggiunge il fatto che, spesso, per cavilli burocratici, graduatorie,
fasce di riferimento, questi sono costretti a spostarsi nel corso di un anno
scolastico da una scuola all’altra, il problema del riconoscimento del
diritto allo studio degli alunni svantaggiati si fa ancora più pesante.
Un altro interessante intervento è stato quello di Mario Mellino, ispettore
ministeriale, coordinatore Glip, che ha affrontato il tema «Cultura sociale
ed handicap».
«Ho accettato con vero piacere l’invito dell’Assessore alla Cultura di San
Ferdinando di Puglia, Carmine Gissi, perché l’integrazione scolastica non è
più oggetto di discussione – afferma il dott. Mellino – .
E’ altresì importante capire la mentalità della gente, se ha “pietà” o
“paura” nei confronti del soggetto disabile. Spesso, la società
contemporanea deride il portatore di Handicap, altre volte, si effettuano
delle vere esclusioni dalla società».
Un altro distinguo è stato fatto tra “avarizia” e “pregiudizio”.
«L’avaro di oggi – sostiene Mellino – è colui che pensa “nulla è troppo caro
per me, tutto è troppo caro per gli altri”. E non solo in termini economici!
Mentre, il “pregiudizio” è ciò che tende ad evitare il “peso”; quello
scolastico si manifesta in termini di “assenza di problematicità”».
Il dott. Mellino, nella sua parte conclusiva, afferma che i portatori di
Handicap sono soggetti pieni di ricchezza e che la società odierna e quella
avvenire, deve accoglierli tra di loro.
Il Sindaco del Comune di San Ferdinando di Puglia, Michele Lamacchia ha
seguito il convegno sin dalle prime battute ed è intervenuto a proposito
della Legge 328 e della Legge 626, soffermandosi anche sul problema di
estendere l’integrazione al periodo extrascuola, sul disagio sociale e
sull’Handicap in generale.
L’Assessore provinciale alla P.I. e Servizi Sociali, Giuseppe D’Urso, ha
affrontato il problema del «Ruolo della Provincia e politiche di
integrazione». Egli ha affermato che nella provincia di Foggia esistono ben
426 strutture di servizi sociali che si occupano di servizi per i minori,
per i disabili fisici, psichici, per le donne maltrattate, per gli
Handicappati ecc…
«E’ opportuno sviluppare – continua D’Urso – sistemi integrati di interventi
e servizi al cittadino che ha bisogno di aiuto.
Il soggetto disabile non deve essere affidato solo alla scuola o
all’insegnante specializzato così come spesso accade, ma egli, poiché fa
parte di una comunità ben più ampia, coinvolge l’intera società. Occorre
pertanto una programmazione seria sugli interventi da realizzare e
soprattutto sull’impiego delle risorse.
E’ necessario partire dalla Scuola in quanto “agente di cambiamento”, per
arrivare sino all’intervento lavorativo perché il problema non sta
nell’istituzione scolastica ma soprattutto nel mondo produttivo che non
offre lavoro ai soggetti portatori di disabilità.
Ma il mondo della Scuola può e deve essere un momento di “crescita
culturale” non solo per l’alunno “normodotato” ma soprattutto per il
“soggetto in difficoltà”.
A breve, sarà operativo a Foggia, un “Osservatorio permanente sull’Handicap”
che vuole essere soprattutto uno strumento di conoscenza sul vasto problema
che coinvolgerà non solo i soggetti portatori di Handicap, ma interesserà
anche gli Enti Locali e gli altri soggetti AUSL, INAIL, INPS, mondo
associativo, aziendale ecc…».
Antonio Delvino, direttore sanitario della AUSL FG/2, nel suo intervento, si
è soffermato soprattutto su «Le politiche di inclusione sociale in una AUSL
del Mezzogiorno».
Egli ha ribadito più volte che i “soggetti fragili” e l’intero problema
dell’Handicap non è solo dell’azienda della USL, ma è un problema che
investe un po’ tutti i cittadini di una comunità. Il Servizio Sanitario
Nazionale si basa sul servizio “costo/effetto” ma occorre fare cultura
affinché ci sia anche una buona dose di “solidarietà sociale” per ridurre le
disuguaglianze. E la Scuola è il luogo più idoneo per far cultura
associativa ma non può essere la sola candidata ad affrontare tutta la
situazione dell’Handicap.
Vito Lepore, ricercatore dell’Università di Bari, del Consorzio M.
Negri-Sud, si è soffermato sulla «Disabilità e reinserimento: un probabile
contributo della epidemiologia».
Tra i partecipanti al convegno vi erano oltre gli insegnanti (alcuni di
loro, erano docenti di ruolo della A075 che portano avanti il discorso sulla
multimedialità in classe, sulle “Tecnologie dell’Informazione e
Comunicazione” e sui “Linguaggi non verbali” con i soggetti deboli) anche i
dirigenti scolastici, i direttori didattici anche i genitori degli alunni
“diversamente abili” ai quali è stata data l’opportunità di esporre anche il
loro pensiero in proposito.
Tra questi il genitore di un alunno con problemi di Handicap manifesta la
sua rabbia nei confronti delle istituzioni e della burocrazia che non tiene
conto delle ragioni dei portatori di Handicap che necessitano di essere
seguiti da insegnanti specializzati sin dai primi giorni di scuola.
Afferma il genitore: «E’ ingiustificabile ed è inaccettabile che a due mesi
dall’inizio dell’anno scolastico mia figlia, affetta da sindrome di Down,
che frequenta la terza classe di un Istituto tecnico commerciale statale
della zona, non ha ancora l’insegnante di sostegno. Eppure è un caso in cui
la Legge parla chiaro; il docente specializzato deve essere nominato il
primo giorno di scuola altrimenti la ragazza non viene seguita in classe.
L’alunna rimpiange continuamente l’insegnante dello scorso anno che,
nonostante non avesse il diploma di specializzazione, ha saputo guidarla per
due anni consecutivi ad apprendere quanto sa…»
Forse sarebbe meglio non parlare a posteriori del problema dell’Handicap ma
attuare delle idonee misure preventive in collaborazione con le AUSL e con
gli Enti locali, miranti ad informare i genitori a rischio sulle possibilità
di concepire figli con determinate patologie, così come ha sostenuto la
direttrice di una scuola di Cerignola intervenuta al convegno.
Gli esperti hanno cercato di dare diverse risposte a questa richiesta, ma in
concreto, nessuna è apparsa convincente.
E’ necessario che dal problema dell’Handicap prenda coscienza l’intera
società civile che non può più nascondersi dietro una falsa “normalità” che
rimuove chiunque o qualsiasi cosa possa apparire diverso da parametri
precostituiti.
Agostino Del Buono
02. «Il nuovo processo penale italiano fra sistema accusatorio e sistema inquisitorio»
03. - «Il telefonino in classe: uso ed abuso»
04. «Il rebus degli insegnanti del nuovo millennio: E’ meglio la codocenza o la libera docenza?»
05. «Avanti, dietro, centro: Scuola che vai, posizione da rispettare che trovi»
06. «Scuola e Comunicazione – E’ il momento della valutazione interperiodale!»
07. «Solidarietà e volontariato: L’angolo di speranza per i piccoli malati di “neuroblastoma”»
08. «Scuola terminata, vacanza assicurata!»
10. «Il docente che si aggiorna è sempre premiato?»
11. «Poveri insegnanti: illusi da sempre, come sempre da una “Finanziaria politica”»
12. «Scuola e insegnanti: Docenti specializzati, docenti di avanguardia»
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