DATA: domenica 24 novembre 2024
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In questi venti anni ed oltre di insegnamento, penso di aver visto un po’ tutto quello che succede negli Istituti di Scuola Superiore italiana. Dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest, anche se gli edifici scolastici cambiano dal più moderno a quello più obsoleto, il materialo umano è sempre lo stesso. Gli alunni in difficoltà vanno motivati o rimotivati, gli insuccessi scolastici vanno portarli a dei buoni risultati, la perdita di autostima ed atteggiamenti rinunciatari nei confronti della Scuola devono essere un punto prioritario di ogni docente, sia esso specializzato sul sostegno, sia esso curriculare. Ognuno deve dare il meglio di se stesso, partendo dalla propria esperienza professionale. Gli alunni ed in special modo, gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, gli alunni che necessitano di BES – Bisogni Educativi Speciali o con altre patologie, andranno trattati “con guanti bianchi” perché il loro avvenire è alquanto incerto ed insicuro. Il buon educatore dovrà alleviare il disagio, le difficoltà, i disturbi ed ottimizzare i bisogni che portano ad un rallentamento del programma nel soggetto affetto da patologie. Occorre fare di tutto affinché gli alunni abbiano lo stesso trattamento e la stessa «change» nella vita piena di ostacoli che a volte sono insormontabili. Un ringraziamento va all’associazione Assodolab che ha affrontato questi discorsi attraverso corsi di formazione e aggiornamento on-line e in presenza sia sui DSA che sui BES attraverso momenti di formazione in videoconferenza e a voi che seguite con attenzione questi bambini. Prof. Agostino Del Buono Presidente Nazionale Assodolab
DATA: 10/02/2011 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 1501
COMMENTI - PAGINA 5
DATA 28/03/2011 15.28.22 - AUTORE rossanaL219U
Ho ascoltato con piacere, e più volte di seguito le lezioni. La precisione della descrizione del disagio scolastico, mi ha colpita in modo particolare. Partecipando a vari eventi formativi e divulgativi, sulla dislessia, ho avuto l’impressione che qualche relatore stia banalizzando questo aspetto. Io sono colpita proprio dalle conseguenze che subisce un alunno non riconosciuto e/o non supportato. Per anni abbiamo operato senza conoscere queste problematiche, per fortuna dei ragazzi l’aggiornamento dovrebbe metterci in allarme, eppure per quanto mi sforzi di far passare queste informazioni molti restano convinti che si tratti di esagerazioni e che la pigrizia sia l’unica vera causa. Anche numerosi genitori si comportano in maniera tale da nuocere ai figli, si vergognano, rifiutano le diagnosi, non mettono al corrente il ragazzo delle proprie caratteristiche … Ritengo che operare con coscienza sia difficile, come insegnante ho lottato più volte contro queste frustrazioni. Mi sono chiesta se fosse giusto insistere per avere una diagnosi, se avere contro colleghi increduli e permalosi fosse indispensabile oppure, lasciar perdere mi avrebbe evitato numerosi inconvenienti. Partecipare a questo corso mi ha rimotivata: se questi ragazzi possono incorrere in tutti questi aspetti del disagio, vale la pena insistere con le proprie posizioni. Grazie.
DATA 28/03/2011 19.57.40 - AUTORE Anna924f
Ringrazio il Presidente e gli operatori dell’Associazione Assodolab, che hanno divulgato attraverso le scuole questa iniziativa di formazione, aperta a tutti. Sono una docente che ha avuto esperienza di insegnamento in tutti gli ordini di scuola. Secondo la mia esperienza, ritengo sia fondamentale proporre forme di screening precoce, sin dalla scuola dell’infanzia ma ancor più nei primi anni della scuola primaria. In particolare, nel caso di alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento, dalle considerazioni che emergono anche in letteratura è opportuno procedere con una diagnosi precoce al fine di apportare i giusti interventi compensativi.
DATA 29/03/2011 10.10.41 - AUTORE giusy
Vorrei ringraziare l'ASSODOLAB per avermi dato la possibilità di formarmi soprattutto sul problema della dislessia. Il corso ha analizzato la situazione di apprendimento del bambino dislessico facendo il punto su ciò che si può fare in particolare a scuola e in famiglia, indicando i materiali più adatti per una didattica specializzata e per un buon lavoro a scuola.
DATA 29/03/2011 10.37.26 - AUTORE VERAF052R
Ho partecipato con interesse al Corso sui DSA erogato da Assodolab e mi congratulo con il Prof. Agostino Del Buono per la scelta di trattare tale argomento e con il Prof. Avalle per la chiarezza nell'esposizione dei materiali di studio che ci sono stati forniti. Parlando con alcune mamme, ho a lungo riflettuto su quanto sia facile, per alcuni ragazzi con dsa, abbandonare la scuola, incrementando il fenomeno della dispersione scolastica. Davvero é così ardua impresa utilizzare strategie e spiegazioni diverse da quelle convenzionali?
DATA 29/03/2011 17.30.42 - AUTORE giuseppinaI294E
Salve, prorio oggi è arrivata a scuola la diagnosi di un'alunna affetta da dislessia e acalculia. Mi sono subito documentata e sono venuta a conoscenza che l'acalculia è la completa incapacità di operare a livello matematico. Nelle lezioni non viene affronato questo aspetto, forse perchè si manifesta di rado?
DATA 29/03/2011 17.57.57 - AUTORE lorenzab521f
Nella mia esperienza di insegnante ho potuto constatare che i bambini con D.S.A. non presentano lo stesso tipo di disturbo, ogni piccolo presenta delle caratteristiche diverse,pertanto va seguito e trattato con modalita’ e tempi differenziati . Già nella scuola dell’infanzia (età prescolare tra i 3 e i 5 anni) è possibile osservare se il piccolo manifesta delle difficoltà che in futuro possono trasformarsi in D.S.A.Occorre,quindi prevenire cio’ attraverso la somministrazione di test di screening,schede di osservazione e disegni liberi e strutturati che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura. Seguira’ la diagnosi precoce in collaborazione con la famiglia e i servizi sanitari di competenza, con l’attivazione di trattamenti tempestivi fin dalle prime fasi di apprendimento della lettura e della prescrittura.
DATA 29/03/2011 20.17.46 - AUTORE domenicoc351w
Sono veramente contento di aver seguito questo corso online, anche se devo dire il vero, all'inizio ero molto scettico, invevce andando avanti nelle varie lezioni,ho capito sempre più che il discorso si faceva sempre più intrigante , ma soprattutto apprendevo che trattare con i ragazzi affetti da DSA e completamente differente dagli alunni h con cui io giornalmente mi approccio, bisogna possedere molta pasienza , molta buona volontà ma sopratutto si deve essere competenti, niente può essere lasciato al caso, ne tantomeno andare a tentoni, bisogna essere molto attenti, studiare aggiornarsi e ricordarsi sempre che ogni caso è sempre diverso dall'altro....spero vivamente di poter far tesoro di quello che ho appreso, e che questo sia l'inizio di un lungo cammino..
DATA 29/03/2011 20.26.48 - AUTORE MichelaL924P
Ho seguito con molto interesse questo corso on-line organizzato dalla Assodolab. Ho trovato che l’argomento sia stato sviluppato in maniera efficace ed esaustiva sia per gli insegnanti alle prime esperienze con problemi legati ai DSA sia per gli insegnanti già “navigati” come me che hanno potuto trarre spunto per utilizzare strategie didattiche vincenti per venire incontro agli alunni che hanno questo tipo di difficoltà. La mia riflessione si ferma sulla necessità della sempre più precoce e tempestiva diagnosi del DSA nei bambini che si apprestano ad affrontare la scuola. Ritengo che questo stia alla base di tutto, perché se questo problema non viene identificato nei primi anni della scuola primaria, tramite la valutazione di un esperto nel campo dei disturbi dell'apprendimento, le conseguenze possono risultare irreparabili. Se il bambino dislessico è sottoposto a un metodo d'apprendimento usuale, egli riuscirà solo con un grande dispendio di energia e concentrazione a ottenere risultati che per i suoi compagni e per il suo maestro sono quasi banali. Durante la scuola dell'infanzia è possibile effettuare una valutazione dei prerequisiti per l'abilità di lettura, in modo da poter intervenire precocemente e rafforzare delle competenze eventualmente carenti. Anche se la diagnosi di dislessia può essere fatta solo in classe seconda o terza della scuola primaria, i segnali del disturbo possono essere colti molto prima (quando il bambino affronta l'apprendimento della lettura e della scrittura) ed è opportuno intervenire subito rimandando le difficoltà di apprendimento aumentano e con questa il disagio.
DATA 30/03/2011 10.21.01 - AUTORE francescaB745J
Ho letto che l'abilita' di calcolo è stata classificata come una capacità multifattoriale comprendente diverse funzioni(capacità verbali,spaziali e di memoria).L'acalculia è frequentemente menzionata negli studi di neurologia nonostante la ricerca indirizzata specificatamente all'analisi dell'acalculia sia rara.L'interrogativo posto dalla collega puo' essere lo spunto per approfondire questo disturbo anche nei corsi organizzati da questa associazione
DATA 30/03/2011 14.24.22 - AUTORE Prof. Ugo Avalle
A proposito dei due interventi sulla discalculia e sull'acalculia ,faccio presente che la seconda riguarda un argomento già molto specifico di cui ho ritenuto non parlare nel corso base. A brevissimo risponderò a tali quesiti,compreso quello della collega sulle difficoltà di insegnamento della moltiplicazione ad un alunno discalculico Ringrazio per la puntualità degli interventi che costituiscono altrettanti stimoli all'approfondimento della tematica sui DSA
DATA 30/03/2011 19.10.56 - AUTORE PaolaB049Y
Al termine del corso di formazione voglio condividere con i colleghi, con i formatori e con gli organizzatori la mia personale riflessione sul percorso affrontato e sugli effetti prodotti su di me. Con l’acquisizione di nuove conoscenze sono aumentate le consapevolezze relative ai DSA e al ruolo del docente nei confronti dei bambini/ragazzi che ne sono affetti. La definizione di disgrafia, disortografia, dislessia e discalculia e dei sintomi che accompagnano ciascuno dei sopraelencati disturbi, mi hanno offerto la possibilità di fare chiarezza su aspetti che in certa letteratura, falsamente specialistica, risultano ambigui e confusi. Credo, in sintesi, di possedere ora alcuni strumenti per comprendere, almeno in parte, situazioni di disagio che prima non riuscivo a decodificare. L’esemplificazione delle strategie didattiche e di alcuni errori nei quali frequentemente si cade aprono uno spiraglio, rappresentano un’opportunità per ulteriori sviluppi e approfondimenti e offrono spunti per una riflessione allargata a tutta la metodologia utilizzata all’interno della classe. Ho apprezzato inoltre la possibilità d’intervenire nel forum dedicato inteso come spazio di condivisione e di dibattito e sono lieta di sapere che potrò usufruirne anche a corso ultimato.
DATA 30/03/2011 21.05.22 - AUTORE angelicaI452T
Ho seguito con interesse il corso online e alla luce di tutto ciò che ho appreso sento di fare alcune riflessioni. Credo innanzitutto che sia fondamentale una diagnosi precoce per poter effettuare un intervento individualizzato.Infatti i bambini non sono tutti uguali e i disturbi, pur avendo caratteristiche comuni si manifestano in modo differente in ogni bambino.Vanno osservati con pazienza e professionalità, pensando che noi diventeremo i loro punti di riferimento, senza sottovalutare alcun segnale. Ribadisco inoltre che la famiglia può aiutare noi insegnanti solo se li mettiamo nelle condizioni di affrontare con responsabilità il problema, adottando un linguaggio semplice e diretto. Puntiamo alla qualità dell'insegnamento anche in situazioni limite.
DATA 30/03/2011 21.11.40 - AUTORE antoninaF158B
Ho trovato le lezioni molto interessanti e credo fermamente che tutti i docenti dovrebbero approfondire queste tematiche per operare tempestivamente ,attraverso strategie individualizzate e metodi adeguati al recupero dei soggetti affetti da DSA.
DATA 31/03/2011 0.54.50 - AUTORE Concettaf158x
Siamo giunti ormai alla fine del corso e posso ben dire che i contenuti sono ottimi e i consigli didattici utilissimi.. ringrazio il tutor e l'associazione Assodolab per questa possibilità. Alla luce di quanto letto e detto, è necessario considerare che, anche se finalmente abbiamo una legge che tutela i diritti degli studenti, è altresì vero, che il problema è attuare un cambiamento culturale dal decorso irto di ostacoli, tutt'altro che semplice e immediato…..essere dislessici non significa soltanto scrivere e leggere con difficoltà, ma avere una struttura di pensiero diversa. Non si parla abbastanza di questo e secondo me trascurare questo aspetto costituisce un fattore fondamentale dell'insuccesso scolastico. Come insegnante di sostegno spero di fare del mio meglio giorno dopo giorno e faccio tesoro di una cara ragazza dislessica ormai alle superiori… mi disse qualche giorno fa “ IO PENSO IN 3D” e ha detto tutto!
DATA 31/03/2011 11.16.55 - AUTORE Giovanni
Buongiorno a tutti, ultimo giorno di corso base DSA .... che stranezza! Non pensavo assolutamente che un semplice acronimo come D S A potesse nascondere un mondo gigantesco dentro di sè. Seguendo le lezioni on-line ho fatto un tuffo nel mio passato scoprendo dei motivi che mi portavano ad avere tanta difficoltà nella lettura, scambio delle consonanti e una super concentrazione che mi portava il mal di testa. A quel tempo non era sicuramente il primo problema della maestra ma ora grazie alle nuove leggi emanate si potranno aiutare tanti ragazzi che magari si trovano un attimo "emarginati" perchè un passo più indietro rispetto agli altri. Spero tanto che non si abbusi di ciò, arrivando a comporre classi "Ghetto" ma si cerchi di pensare più al benessere dello studente che non togliere dei pesi all'insegnante. Come insegnante sono quasi pronto, dopo questo corso, a mettermi nuovamente in gioco e affrontare nuove sfide. Buona giornata a tutti e alla prossima.
DATA 31/03/2011 20.19.29 - AUTORE Antonella
Ringrazio i professori Del Buono e Avalle per aver affrontato argomenti così delicati con competenza e chiarezza. Concordo sul fatto che bisogna intervenire precocemente diagnosticando in tempo i disturbi dell'apprendimento per evitare fenomeni quali, per esempio, la dispersione scolastica. Tutti i docenti del Consiglio di Classe devono agire sinergicamente, con pazienza adottando delle tecniche adeguate. Come ho potuto apprendere da questo corso i ragazzi con DSA non sono affetti da alcuna patologia, anzi, sono per alcuni versi più in gamba dei ragazzi cosiddetti "normodotati"... Non dimentichiamoci dei grandi dislessici della storia quali Carlo Magno, Einstein, Napoleone, John Lennon...
DATA 31/03/2011 22.40.51 - AUTORE BeatriceF979B
Sto terminando di vedere i filmati per la terza volta e mi rendo conto di sentirmi un pò meno sola ad affrontare le problematiche di insegnamento che coinvolgono i bambini D.S.A. Scopro con soddisfazione di aver costruito sino ad ora, anche se in modo "istintivo" percorsi adatti a loro, pur non avendo una buona conoscenza delle difficoltà che questi disturbi provocano né una ottimale conoscenza della metodologia da applicare. Penso di poter migliorare molto la mia didattica, in funzione del sempre più alto numero di alunni con problematiche del genere (arrivo ad averne anche 4 per classe, nel migliore dei casi). Grazie alla Assodolab posso iniziare a sperimentare con maggior fiducia nuove strategie di intervento.
DATA 31/03/2011 23.22.46 - AUTORE GiovanniA_L989X
con l'approvazione della legge sui DSA sicuramente le famiglie degli alunni con problemi specifici faranno richiesta di certificazione per poter usufruire degli strumenti dispensativi e compensativi. è importante che anche la scuola ponga una particolare attenzione nell'informare correttamente le famiglie.
DATA 01/04/2011 9.43.16 - AUTORE SerenaA462L
mi riferisco alla lezione sull'approvazione della legge che riconosce e definisce i disturbi specifici di apprendimento. Mi pare di poter affermare che si tratta di un passo importante sulla strada delle buone pratiche di osservazione e intervento in ambito scolastico sui bambini affetti da Dsa. Finalmente questa legge riconsce l'esistenza di quei disturbi, circoscrivendoli e specificandoli, separatamente da quelli che possono essere disturbi caratteriali o psicologici di altro genere, ma soprattutto, questa legge, stimola la scuola a riconoscere precocemente i segnali e a intervenire in maniera più adeguata possibile sugli alunni. Non meno importante della parte teorica e dedicata alla didattica differenziata, sono gli stanziamenti previsti per l'acquisto e l'utilizzo degli strumenti compensativi: strumenti a volte costosi e di complessa gestione da parte di personale non sempre molto formato al loro utilizzo. Un risultato importante, questo dell'approvazione della legge sui Dsa, infine, anche per le famiglie dei bambini affetti da disturbi quali discalculia, disgrafia, dislessia.Un grande successo insomma che rende ancora più importante, a mio avviso, l'aggiornamento e la formazione del personale della scuola.
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DATA 27/03/2011 20.10.28 - AUTORE mariaf073c
Il progetto formativo proposto è risultato interessante ed efficace dal punto di vista didattico in quanto esamina i bisogni formativi dell’allievo e nel contempo favorisce gli scambi culturali tra i docenti. Considerate le difficoltà degli alunni con DSA, è importante che gli allievi siano al centro dell’attività didattica, siano ripagati per la realizzazione del loro lavoro e si sentano seguiti a livello individuale e inseriti nel contesto classe, diventando nel contempo maggiormente consapevoli delle loro capacità e dei limiti, arrivando a formulare richieste d’aiuto in modo tempestivo cui segua l’immediata risposta del docente. Per favorire l’integrazione e il processo formativo degli studenti con DSA è inoltre necessaria l’interazione del gruppo docente che deve essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie e di interagire non solo con l’allievo in situazione di disagio, ma con l’intero gruppo classe.