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DATA: giovedì 21 novembre 2024

Preparati alla prova preselettiva Concorso Docenti su TastoEffeUno.it

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Un aiuto concreto agli alunni con DSA, BES ecc.. da parte degli insegnanti di sostegno e curriculari.

In questi venti anni ed oltre di insegnamento, penso di aver visto un po’ tutto quello che succede negli Istituti di Scuola Superiore italiana. Dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest, anche se gli edifici scolastici cambiano dal più moderno a quello più obsoleto, il materialo umano è sempre lo stesso. Gli alunni in difficoltà vanno motivati o rimotivati, gli insuccessi scolastici vanno portarli a dei buoni risultati, la perdita di autostima ed atteggiamenti rinunciatari nei confronti della Scuola devono essere un punto prioritario di ogni docente, sia esso specializzato sul sostegno, sia esso curriculare. Ognuno deve dare il meglio di se stesso, partendo dalla propria esperienza professionale. Gli alunni ed in special modo, gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, gli alunni che necessitano di BES – Bisogni Educativi Speciali o con altre patologie, andranno trattati “con guanti bianchi” perché il loro avvenire è alquanto incerto ed insicuro. Il buon educatore dovrà alleviare il disagio, le difficoltà, i disturbi ed ottimizzare i bisogni che portano ad un rallentamento del programma nel soggetto affetto da patologie. Occorre fare di tutto affinché gli alunni abbiano lo stesso trattamento e la stessa «change» nella vita piena di ostacoli che a volte sono insormontabili. Un ringraziamento va all’associazione Assodolab che ha affrontato questi discorsi attraverso corsi di formazione e aggiornamento on-line e in presenza sia sui DSA che sui BES attraverso momenti di formazione in videoconferenza e a voi che seguite con attenzione questi bambini. Prof. Agostino Del Buono Presidente Nazionale Assodolab

DATA: 10/02/2011 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 1501

COMMENTI - PAGINA 64

DATA 25/06/2018 11:30:18 - AUTORE Francesca D907P

Salve. Ho partecipato con piacere a questo corso on line e vorrei innanzitutto complimentarmi con gli autori e con il relatore per gli argomenti trattati che reputo interessanti e dettagliati. Anche il linguaggio utilizzato è stato di facile comprensione e le slides mostrate hanno facilitato l’apprendimento e la memorizzazione dei concetti. Il corso è stato utile per apprendere e consolidare i concetti e le strategie di intervento da utilizzare dagli alunni con DSA. Soprattutto ho riflettuto sulla necessità di esercitarsi quotidianamente sulle strategie di intervento da utilizzare e sulla necessità di migliorare la formazione iniziale degli insegnanti, incrementando le loro competenze professionali, teoriche e didattiche. Per qualunque educatore è fondamentale svolgere una comunicazione continua con i ragazzi con DSA perché il primo passo è proprio parlare con loro, capire di cosa hanno bisogno e farli sentire più sicuri. Comprendere i ragazzi e facilitare il loro percorso di apprendimento è importante come instaurare un buon rapporto di collaborazione con i loro familiari.

DATA 25/06/2018 18:16:54 - AUTORE LoriEmme

1 INTERVENTO Salve a tutti, sono un’insegnante di sostegno di scuola primaria e lavoro in questo ruolo da 21 anni per convinzione, senza aver mai pensato un attimo di passare al ruolo su posto comune. Un po’ per passione, un po’per il desiderio di approfondire le tematiche legate alla mia professione, ho preso parte a numerosi corsi di formazione sulla diversabiltà nel corso della mia carriera e, da qualche anno a questa parte, sulle problematiche legate agli alunni con BES e con DSA.In questo mio percorso formativo, avevo sempre pensato di voler prendere parte alla formazione sul bullismo e cyberbullismo e per questo ringrazio l’ Associazione ASSODOLAB per avermene dato l’opportunità. Ho seguito con attenzione le prime video lezioni del corso, che ho trovato molto accurato nei contenuti e lineare nell’esposizione, e posso considerarmi soddisfatta di aver appreso numerosi contenuti che, sinceramente, non conoscevo in maniera approfondita. In questa fase iniziale, ho chiarito tanti dubbi sul fenomeno e ciò può, senza dubbio, aiutarmi ad individuare, quale referente e docente, le problematiche legate al bullismo che potrebbero insorgere nella scuola in cui presto servizio.

DATA 25/06/2018 19:44:22 - AUTORE MarcellaE974T

Buonasera, approfitto di questo forum per esprimere un mio pensiero sui DSA . Aldilà delle linee guide della Legge 170/2010, che ci spiegano come intervenire con un alunno DSA, credo che siano pochi quelli che realmente sanno approcciarsi con questi ragazzi. La gratificazione per questi alunni è la prima medicina con cui devono essere “curati”. Questi ragazzi possono andare veramente lontano, possono farcela a ricoprire posti di grande rilievo, se sapranno utilizzare le loro misure compensative . A ciò deve contribuire la scuola che fin da subito deve saper fare compensare gli alunni con i loro strumenti compensativi, non li deve ostacolare ma incoraggiare. Devono essere trattati in modo uguale all’interno della classe: l'articolo 3 della Costituzione proclama il principio di uguaglianza di fronte alla legge e quindi il divieto di discriminazione fra cittadini (sesso, razza, religione).Uguaglianza non vuol dire che tutti debbano essere uguali, uguaglianza vuol dire che le differenze che esistono tra gli individui non possono essere giustificazioni per trattamenti discriminatori.

DATA 26/06/2018 08:28:47 - AUTORE francesca c130z

Bongiorno , sono una insegnante di scuola primaria posto comune, ho aderito a questo corso su proposta della mia scuola , questa formazione on line mi ha permesso di seguire le lezioni da casa nel mio tempo libero. Lezioni che ritengo molto interessanti, esposte bene con un linguaggio semplice fruibile a tutti . Secondo me, per noi insegnanti su posto comune, parlare dei DSA è importante perchè nelle nostre classi quasi sempre sono presenti alunni con difficoltà di apprendimento , quindi l’aggiornamento e il confronto è fondamentale ai fini di un percorso formativo che necessita di modi di tempi, strategie e misure compensative diverse rispetto agli alunni cosidetti “normali”. Ritengo che queste iniziative di aggiornamento e approfondimento vanno incentivate e siano destinate a tutto il personale scolastico in quanto il percorso di apprendimento degli alunni DSA inseriti nelle classi di appartenenza è affidato al team docente , quind,i serve a tutti una buona preparazione di base alla luce dei nuovi studi in campo educativo.

DATA 26/06/2018 08:55:32 - AUTORE Giulia_D643V

Sono un’insegnante di sostegno della scuola primaria e nel corso degli anni, insegnando nelle tante classi, ho notato che bambini con DSA sono presenti quasi in tutte le classi. Conoscevo già la maggior parte degli strumenti e delle strategie presentate durante il corso, ma la cosa che ho trovato più interessante sono stati i suggerimenti per la correzione degli elaborati degli alunni con DSA. Ho notato che spesso questi alunni “fanno paura” agli insegnanti perché non conoscono a fondo il problema e non sanno come affrontarlo. Invece basterebbe informarsi, frequentare qualche corso come questo per saperne di più e mettere in pratica quanto ci è stato suggerito. Solo così si possono mettere gli alunni con DSA in condizione di essere compresi e di lavorare serenamente con le strategie più adatte a loro. Inoltre insegnanti più consapevoli sono più sereni e spesso le strategie per i DSA sono utilissime anche per la classe e possono essere condivise all’interno di essa.

DATA 26/06/2018 16:09:35 - AUTORE Giuseppa_F061P

La visione e l’ascolto delle videolezioni nonché il confronto emerso all’interno del forum hanno permesso di approfondire le mie conoscenze sui BES. La sfida che si presenta oggi agli insegnanti curricolari e di sostegno per l’inclusione nel contesto classe di tutti gli alunni BES è quella di riuscire a superare gli orizzonti della propria cultura e rintracciare, al proprio interno e all’interno del sistema in cui operano, stabili modalità lavorative centrate sul lavoro di squadra, sull’attitudine all’ascolto e su modalità di insegnamento che facciano perno su competenze trasversali. Una scuola al passo con i tempi e aperta a ogni forma di integrazione dovrebbe essere in grado di cogliere nei propri allievi ogni forma di difficoltà e occuparsene in maniera efficace ed efficiente, al fine di favorire l’inclusione di ogni bambino, eliminando le barriere all’apprendimento e alla partecipazione e proponendo modalità educative e didattiche funzionali ai diversi bisogni, rendendo ciascun alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti.

DATA 26/06/2018 16:15:53 - AUTORE ValentinaG511Z

È provato che i disturbi specifici dell’apprendimento spesso sono causa di disagio e comportamenti devianti. Il rischio a cui gli alunni con D.S.A. vanno incontro è quello di diventare “invisibili” per la scuola, considerato che presentano problemi sono in ambito scolastico, o “bulli”, per l’insorgenza di atteggiamenti oppositivi- provocatori, senso di inadeguatezza, ribellione e rimanere ai margini della società. Oggi, per fortuna, la scuola ha fatto passi da gigante attrezzandosi adeguatamente per prevenire tali disagi. La scuola sa quali sono i campanelli d’allarme, sa come leggerli e come intervenire. L’osservazione e la registrazione di tutte le anomalie riscontrate nel processo di apprendimento, la segnalazione tempestiva alla famiglia, la predisposizione del P.D.P (Piano Didattico Personalizzato),strumento atto a definire le modalità, le strategie, le metodologie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le modalità di verifica e valutazione dell’intervento didattico-educativo, sono azioni necessarie e imprescindibili per un insegnante che si confronta con le problematiche connesse ai D.S.A. È superfluo sottolineare la grande responsabilità che ha il docente per una crescita serena dell’alunno con D.S.A.

DATA 26/06/2018 16:54:06 - AUTORE ROSALBA_B532Q

Sono una docente di sotegno, lo scorso anno ho conosciuto Angela frequentante la classe prima primaria. Si sono evidenziate da subito grandi difficoltà nel riconoscimento fonologico, associazione grafema-fonema, rispetto dello spazio grafico, problemi di socializzazioni legati solo all'autostima... Avendo preso una specializzazione su sostegno e conoscendo i campanelli di allarme, ne ho parlato con il team di classe. Dopo aver convocato i genitori si è avviata la prassi per i controlli, ci è pervenuta una relazione da parte della n europsichiatra infantile nella quale si evince che l'alunna ha un'intelligenza nella norma, ma dovrà effettuare dei test per sospetto di DSA. Nel corso del secondo anno abbiamo creato un PDP anche se ancora i tempi sono purtroppo lunghi per una diagnosi, questo è senz'altro un tasto dolente.

DATA 26/06/2018 17:00:27 - AUTORE ROSALBA_B532Q

Sono una docente di sotegno, lo scorso anno ho conosciuto Angela frequentante la classe prima primaria. Si sono evidenziate da subito grandi difficoltà nel riconoscimento fonologico, associazione grafema-fonema, rispetto dello spazio grafico, problemi di socializzazioni legati solo all'autostima... Avendo preso una specializzazione su sostegno e conoscendo i campanelli di allarme, ne ho parlato con il team di classe. Dopo aver convocato i genitori si è avviata la prassi per i controlli, ci è pervenuta una relazione da parte della n europsichiatra infantile nella quale si evince che l'alunna ha un'intelligenza nella norma, ma dovrà effettuare dei test per sospetto di DSA. Nel corso del secondo anno abbiamo creato un PDP anche se ancora i tempi sono purtroppo lunghi per una diagnosi, questo è senz'altro un tasto dolente. Solo da un paio i genitori sono stati chiamati dal distretto sanitario per ulteriori valutazioni per cui, se anche viene fatta una segnalazione da parte della scuola fin dal primo anno, solo al terzo si riuscirà ad avere un esito e delle indicazioni più esatte per poter aiutare in modo corretto l'alunna. Trovo che sia inammissibile, ritengo inoltre che in riferimento all'alunna abbia avuto la fortuna di trovarsi in una classe con delle insegnanti sensibili ed attente, ma in realtà non è sempre così.

DATA 26/06/2018 23:13:48 - AUTORE Giulia_D643V

Buonasera, sono un’insegnante di sostegno della scuola primaria ed anche se sono specializzata sul sostegno ed ho studiato all’università i DSA sia da un punto di vista teorico che pratico, ho trovato molto interessanti le videolezioni del corso basic on line sui DSA per due motivi. Innanzitutto le lezioni hanno presentato un’ attenta analisi dei diversi aspetti con cui si possono manifestare i DSA a scuola. Talvolta aspetti possono anche sembrare scontati o banali all’insegnante che invece deve essere sempre vigile poiché potrebbero essere un campanello d’allarme e quindi nulla va trascurato. Poi ho apprezzato molto nelle lezioni del corso la ricchezza di suggerimenti sul piano pratico poiché mi hanno fornito spunti di lavoro precisi e dettagliati per quello che riguarda strategie e attività da poter utilizzare in classe. Infine mi ha fatto molto riflettere sull’importante ruolo e sulla responsabilità che noi insegnanti abbiamo, infatti il messaggio di fondo che ho colto secondo me è ben preciso, non bisogna spaventarsi se in classe ci sono alunni con DSA, ma affrontare il loro disturbo nel migliore dei modi, con consapevolezza, competenza, empatia, coinvolgendo anche le famiglie e gli specialisti ove vi fossero e soprattutto con tanta serenità.

DATA 27/06/2018 10:06:35 - AUTORE gabriella

Sono un docente di sostegno nelle scuole superiori, giunta al termine di questo corso formativo, rimango soddisfatta e ritengo che possa essere molto utile per tutti i docenti, anche se , nella qualità di docente di sostegno noto che l’attuazione di certe strategie non sempre risulta facile ai docenti curriculari, presi anche dall’attuazione di vari progetti pon e non ultimo dalle attività di alternanza scuola-lavoro, attività che spesso sottraggono tempo alle attività didattiche. Non sempre, infatti, negli istituti superiori si tiene in considerazione dei bisogni del singolo a cui, come nel caso di soggetti con DSA, mancano certi prerequisiti a seguire il programma della classe. Da qui spesso nasce un malcontento generale da parte di certe famiglie sulle istituzioni in generale e sulla scuola in particolare. Queste attività di formazione, a mio giudizio, dovrebbero essere obbligatorie per tutti i docenti, data la presenza sempre più incidente di alunni con DSA e dato che in genere sono i docenti già di loro natura più sensibili a certe problematiche ad affrontare corsi di formazione ed aggiornamento. Dichiaro che il POST inserito come Gabriella è stato postato da me GabriellaE974H frequentante il corso FORMAGRAIN DSA BASIC dell'Assodolab dal 10/06/2018 al 30/06/2018.

DATA 27/06/2018 10:09:07 - AUTORE LAURAGIUSEPPA_E974Q

Quasi oncluso il corso BES-Basic devo dire e l’ho trovato molto interessante e mi congratulo con l’ente che ha saputo con grande competenza, professionalità, semplicità e disponibilità organizzare il tutto. L’attività del corso, ha ancora una volta messo in evidenza l’importante ruolo educativo e la responsabilità che abbiamo noi docenti nel ruolo di insegnanti e di educatori, anche se spesso siamo bersagliati da forti critiche dovendo “contrastare” alunni problematici non sempre supportati da adeguate famiglie. Quella del docente è una professione/missione di grande responsabilità, oggi più che mai, data l’accoglienza che bisogna attivare nei casi di tutti gli alunni compresi quelli con Bisogni Specifici di Apprendimento. In questo momento sarebbe opportuno dare “sostegno psicologico” anche ai docenti che spesso si sentono disarmati difronte alle tante difficoltà di insegnamento a cui vanno incontro, difficoltà che scaturiscono dal relazionarsi con alunni problematici, non ultimi alunni con DSA.

DATA 27/06/2018 10:11:23 - AUTORE Gaspare

Il corso è giunto a termine e devo dire che oltre ad averlo apprezzato molto per i contenuti formativi ha suscitato in me profonde riflessioni; ultimamente, infatti, ho anche letto che c’è un certo intento di non etichettare gli alunni con DSA ha in maniera evidente. In questo aspetto mi trovo pienamente d’accordo e mi chiedo, perché i docenti curriculari non cercano di uniformare l’intervento didattico previsto per gli alunni con DSA a tutta la classe, allorquando c’è un soggetto che presenta disturbi di apprendimento ? Sul piano psicologico sarebbe un beneficio per l’alunno con DSA e nello stesso tempo potrebbero beneficiare della strategia d’intervento didattico tutti i cosiddetti alunni “normali”. Dichiaro che il POST inserito come Gaspare è stato postato da me GASPARE_E974T frequentante il corso FORMAGRAIN DSA BASIC dell'Assodolab dal 10/06/2018 al 30/06/2018.

DATA 27/06/2018 18:41:24 - AUTORE floA176U

Buon pomeriggio, sono un'insegnante di scuola primaria di posto comune che da un paio di anni, su mia richiesta, vengo utilizzata su sostegno. Ho ritenuto importante, per accrescere la mia professionalità, di partecipare a questo corso di aggiornamento. Penso che la formazione on line sia molto valida, soprattutto per chi ha poco tempo. Questa modalità, infatti, mi ha permesso di collegarmi nei momenti liberi da impegni scolastici e familiari. Ho trovato tutte le lezioni molto interessanti, spiegate in un linguaggio semplice e preciso. Sicuramente questo corso è per me un momento di crescita culturale e personale.

DATA 27/06/2018 19:29:19 - AUTORE FrancescaG535H

Il corso base sui BES è certamente utile per proporre alcune riflessioni in riferimento al dibattito in corso nel mondo della scuola e degli ambienti pedagogici sulla questione dell’inclusione e dei bisogni educativi speciali che ha trovato una sua esplicita formalizzazione nei documenti del Miur del dicembre 2012 e del marzo 2013. La tematica è estremamente delicata e complessa, ma anche molto importante, poiché è il riflesso di una concezione della scuola e di una visione della gestione delle differenze in termini di apprendimento, crescita individuale e collettiva. Infatti, non si tratta solo di questioni poste a livello scolastico, ma ne va del modello di società che vogliamo costruire formando le future generazioni e quindi della nostra idea di democrazia. Per anni si è parlato di inserimento/integrazione, in particolare in riferimento all’integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità; era importante creare delle opportunità e delle situazioni educative e formative in grado di rimuovere barriere e ostacoli. Da alcuni anni si è cominciato a parlare d’inclusione, precisando che il cambiamento non poteva essere a senso unico ma reciproco (soggetto e ambiente). Troviamo queste considerazioni già nei lavori dello psicopedagogista sovietico Lev Vygotskij che parla di mediazioni: quelle che oggi vengono definite con le espressioni strumenti compensativi e dispensativi. Produrre esperienze di apprendimento mediato per favorire lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni, appunto in una prospettiva di vera integrazione e/o d’inclusione. È fondamentale il contributo degli insegnanti che ogni giorno attivano delle esperienze pedagogiche e didattiche nelle loro classi, che ogni giorno affrontano la complessità e le difficoltà del mestiere dell’insegnante in una società sempre più eterogenea, atomizzata e individualistica. Gli alunni portano a scuola le contraddizioni che vivono nelle loro famiglie e che produce una società che fa di ognuno un consumatore/spettatore e non un soggetto responsabile e consapevole del legame tra individualità e comunità, tra diritti e doveri, tra desideri personali e bene comune. In questi processi gli insegnanti vanno coinvolti non come destinatari passivi di indagini predisposte da esperti, non come meri esecutori di direttive ministeriali, ma come attori in grado di produrre senso e di fornire, tramite l’attività pratica, proposte e indicazioni per un rinnovamento della scuola.

DATA 27/06/2018 22:25:58 - AUTORE Giulia_D643V

A conclusione del corso ho riflettuto su due aspetti a mio avviso importantissimi entrambi. Quando in classe vi sono alunni con DSA bisogna operare su due aspetti fondamentalmente. Innanzitutto sull’aspetto emozionale e relazionale. Vale a dire che gli insegnanti del team devono lavorare sulla motivazione dell’alunno DSA evitando che si senta inferiore agli altri con tutte le conseguenze negative sul piano sia didattico che emotivo. Ma va anche motivata la classe nel senso che va fatto capire loro nei giusti modi quali sono le difficoltà del compagno motivandoli a non discriminarlo a ad aiutarlo condividendo difficoltà e successi. Secondo aspetto importante è che le videolezioni hanno suggerito strategie che possono essere utilizzate e quindi condivise tra tutti gli alunni con o senza DSA. Ciò quindi accomuna tutti creando un clima di inclusione e soprattutto costruendo situazioni di collaborative learning. Infatti, se gli altri compagni di classe vengono istruiti sulle strategie o sugli strumenti che gli insegnanti utilizzeranno per i compagni con DSA, potranno loro stessi diventare aiutare i compagni in difficoltà e diventare dei piccoli tutor. Anche attività soprattutto laboratoriali in piccoli gruppi possono favorire l’apprendimento e la motivazione degli alunni con DSA. Infatti secondo me bisogna che gli insegnanti utilizzino strategie finalizzate sempre a motivare e ad aumentare l’autostima dei bambini con DSA che così si sentiranno inseriti nella classe e al pari degli altri.

DATA 28/06/2018 10:51:35 - AUTORE Alessia

Salve a tutti, grazie anche a questo corso ho approfondito le mie conoscenze sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali e ho sviluppato competenze professionali utili alla mia professione di docente di sostegno nella scuola primaria. Dalle videolezioni seguite è facile comprendere come vi siano numerose possibilità per favorire la costruzione di un metodo di studio personale e autonomo per gli alunni che si trovano ad avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, specialmente se i professionisti (insegnanti, psicologi, pedagogisti ecc...) non si limitano ad una diagnosi classificatoria del deficit, finalizzata, nella maggior parte dei casi, al solo “dépistage” in percorsi differenziati o facilitati, ma si indirizzano a progettare un piano di recupero che tenga presente la globalità della persona. Un intervento, quello dei professionisti, che non può accontentarsi di risultati quali scaturiscono dalla valutazione prima-dopo della velocità e della correttezza nella decodifica o nella codifica né alla comparazione dei tempi di elaborazione del sistema di produzione di calcoli: l'alunno chiede di essere preso in carico in senso complessivo, accompagnato in un processo di crescita e di sviluppo, dove gli apprendimenti non sono che una parte, seppur rilevante, di un tutto.

DATA 28/06/2018 20:08:10 - AUTORE GabryD423A

Buonasera a tutti. Sono un'insegnante di scuola primaria posto comune utilizzata su sostegno. Ho deciso di partecipare a questo corso perché interessata all'argomento DSA. Proprio quest'anno nella mia classe era inserito un alunno dislessico e disgrafico. Spero,infatti, che questo corso mi delle competenze spendibili nella mia quotidianità scolastica.

DATA 28/06/2018 21:09:15 - AUTORE GabryD423A

Errata corrige. Spero,infatti, che questo corso mi dia delle competenze spendibili nella mia quotidianità scolastica

DATA 28/06/2018 23:25:11 - AUTORE concettaz404w

Buonasera a tutti. Giunta alla fine di questo percorso formativo non posso che ritenermi soddisfatta sia per le nozioni acquisite che per l'autoconsapevolezza acquisita di quanto ancora ho da approfondire. Ho trovato il corso molto chiaro e schematico ma mi ha mostrato una verità che finora mio malgrado un po' ho sottovalutato. Ho sempre cercato di lavorare con tutti i bambini usando il buon senso di una mamma, dosando con tutti dolcezza e autorevolezza, mi rendo conto che con i bambini con DSA quest'equilibrio é fondamentale ma difficile da trovare e mantenere. "Comunicare", non semplicemente cercare di trasmettere nozioni o far acquisire competenze, è importante ma mentre ci vuole tanto per ottenere la fiducia di un alunno basta pochissimo per perderla e perdere la fiducia di un bambino con DSA significa spingerlo verso il definitivo consolidamento del rifiuto, l'insuccesso scolastico o la frustrazione, quindi l'insegnante ha un compito delicatissimo soprattutto nei primi anni della scuola primaria. La componente emotiva purtroppo spesso sottovalutata dall'insegnante è ancor più da attenzionare in un bambino con DSA. Ho riascoltato più volte alcune lezioni, soprattutto quelle sui campanelli d'allarme per individuare prima possibile i soggetti con DSA e quelle con suggerimenti pratici sulle metodologie da usare e sugli strumenti compensativi e dispensativi più adeguati da usare per aiutarli nel percorso scolastico.Spero di riuscire a mettere in atto nel migliore dei modi quanto appreso.

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