DATA: giovedì 21 novembre 2024
Su TastoEffeUno.it sono disponibili i quiz ministeriali, in formato interattivo, per una preparazione seria e mirata al superamento della prova preselettiva Concorso Docenti. Poiché il tempo a disposizione per la preparazione è limitato, i quesiti sono stati organizzati per ognuno dei 70 MODULI e per AREE: a differenza dell'allenatore del MIUR, è possibile quindi esercitarsi solo su alcune AREE escludendo quelle in cui si ha una adeguata preparazione. VAI AL SITO
In questi venti anni ed oltre di insegnamento, penso di aver visto un po’ tutto quello che succede negli Istituti di Scuola Superiore italiana. Dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest, anche se gli edifici scolastici cambiano dal più moderno a quello più obsoleto, il materialo umano è sempre lo stesso. Gli alunni in difficoltà vanno motivati o rimotivati, gli insuccessi scolastici vanno portarli a dei buoni risultati, la perdita di autostima ed atteggiamenti rinunciatari nei confronti della Scuola devono essere un punto prioritario di ogni docente, sia esso specializzato sul sostegno, sia esso curriculare. Ognuno deve dare il meglio di se stesso, partendo dalla propria esperienza professionale. Gli alunni ed in special modo, gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, gli alunni che necessitano di BES – Bisogni Educativi Speciali o con altre patologie, andranno trattati “con guanti bianchi” perché il loro avvenire è alquanto incerto ed insicuro. Il buon educatore dovrà alleviare il disagio, le difficoltà, i disturbi ed ottimizzare i bisogni che portano ad un rallentamento del programma nel soggetto affetto da patologie. Occorre fare di tutto affinché gli alunni abbiano lo stesso trattamento e la stessa «change» nella vita piena di ostacoli che a volte sono insormontabili. Un ringraziamento va all’associazione Assodolab che ha affrontato questi discorsi attraverso corsi di formazione e aggiornamento on-line e in presenza sia sui DSA che sui BES attraverso momenti di formazione in videoconferenza e a voi che seguite con attenzione questi bambini. Prof. Agostino Del Buono Presidente Nazionale Assodolab
DATA: 10/02/2011 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 1501
COMMENTI - PAGINA 71
DATA 23/03/2019 19:30:10 - AUTORE Grazia_C351V
Sono un'insegnante di sostegno di Scuola Primaria da, più o meno, dieci anni. Ho scelto, e continuo a scegliere ogni anno, il mio ruolo all'interno dell'ambito scolastico con entusiasmo e passione, nonostante le innumerevoli difficoltà e, talvolta, frustrazioni a cui la complessità della realtà scolastica espone la nostra categoria. Ho scelto, e continuo a scegliere, l'insegnamento di sostegno parchè ritengo che ogni alunno debba avere la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità nel rispetto delle proprie caratteristiche personali e perché credo che la presenza in aula di una figura specializzata possa essere di supporto a tutte le figure coinvolte nei processi educativi scolastici (alunni, insegnanti, famiglie, risorse e servizi territoriali) favorendone la cooperazione, oltre che a fornire un valido aiuto nel creare le condizioni che favoriscano l'apprendimento di chi si approccia alla vita in situazione di svantaggio. Ritengo che la continua formazione dell'insegnante sia essenziale per poter accompagnare gli studenti nel corso del loro percorso di apprendimento; in quanto la conoscenza fornisce maggiori possibilità e opzioni di intervento, e quindi maggiori opportunità di individuare, scegliere ed attivare il percorso didattico/formativo migliore da adattare alle esigenze del singolo alunno. Maggiori sono le conoscenze in possesso di un insegnante maggiori sono i correttivi in corso d'opera che egli può attivare al fine di concedere a tutti, nessuno escluso, gli strumenti (anche compensativi) di cui necessitano per crescere, esperire ed imparare con equità.
DATA 25/03/2019 16:26:29 - AUTORE IolandaG203B
Per parecchi anni ho avuto modo di lavorare come insegnante, di una scuola primaria, specializzata sul sostegno.In quel periodo ho dovuto occuparmi di bambini con disabilità più o meno gravi, talvolta legate a DSA. Lavorando sempre all'interno delle classi ho potuto conoscere anche casi di bambini con sola certificazione di DSA.Ho dovuto sempre rapportarmi con le famiglie, con enti preposti, con figure specialistiche e collaborare con colleghi molto ben disposti e pronti a cogliere la mia figura come una risorsa. Posso affermare che questo è stato per me motivo di stimolo e tenermi costantemente aggionata sulla normativa, a cercare sempre nuove strategie e un continuo adattare la metodologia per poter meglio aiutare e comunque rilevare le potenzialità di ciascun bambino. Naturalmente non sempre è stato semplice, comunque ritengo che tutto questo abbia contribuito ad arricchirmi sia sul profilo professionale ma soprattutto sul piano personale.
DATA 26/03/2019 14:22:10 - AUTORE Salvatorina_E736H
Ho completato le video-lezioni del corso e ritengo sia stato un valido aiuto per chiarire e meglio specificare le particolarità del disagio e le difficoltà degli alunni con DSA. Mi sono soffermata in modo particolare sulla parte che tratta la discalculia cercando di cogliere tutti gli aspetti che riguardano tale problematica.Il miglior metodo didattico da seguire con questi alunni,per aiutarli ad apprendere, oltre agli strumenti compensativi e alle misure dispensative,è sostenerli anche dal punto di vista psicologico.E' importantissimo che l'insegnante sappia creare un clima positivo all'interno delle lezioni di matematica. L'insegnante deve aiutare gli alunni a sentirsi in grado di apprendere la materia,rassicurandoli che impareranno con i propri ritmi , lodandoli per ogni piccolo passo in avanti. Poichè gli alunni con discalculia sono lenti nell'esecuzione degli esercizi e nel dare risposte , è necessario che l'insegnante presti attenzione ai segnali che potrebbero indicare che loro non sanno come procedere.
DATA 27/03/2019 11:16:27 - AUTORE Alessandra
Salve a tutti, insegno da 10 anni nella scuola Primaria, dopo un excursus come supplente nelle scuole secondarie di I e Il grado, prevalentemente discipline linguistico-espressive e antropologiche. Non ho mai avuto alunni DSA o BES o quantomeno certificati, perciò non ho dovuto stilare PDP, PEI o approntare una didattica inclusiva. Ho deciso di frequentare questo corso, non assiduamente come dovrei e vorrei, perché quest'anno ho una seconda elementare all' interno della quale ho almeno 2 alunni che manifestano difficoltà nella scrittura e, cosa a mio avviso ben più grave, nella socializzazione. Le lezioni ascoltate fin ora mi hanno si offerto spunti interessanti per la didattica ma hanno posto, altresì, molti interrogativi e dubbi sulle difficoltà oggettive presenti nella scrittura e nella lettura di bimbi di 7 anni e sul l'importanza di saper riconoscere l'errore per valutarlo non come insuccesso ma come segnale che sottointende ben altro.
DATA 27/03/2019 12:12:46 - AUTORE IolandaG203B
Attualmente, lavoro come insegnante curricolare in una scuola primaria.La mia classe è composta da bambini particolarmente vivaci, è presente una bambina con una certificazione di DSA e un'altra ha iniziato l'iter di valutazione. Io penso che non dobbiamo farci prendere da attimi di sconforto che talvolta ci assalgono, ma bisogna far tesoro di esperienze passate, che sono fonte di arricchimento e cercare di impegnarci sempre al massimo cercando di realizzare tutte le strategie utili per costruire una didattica che sappia evidenziare le potenzialità di tutti. Ritengo molto importante anche partecipare a corsi di formazione come questo proposto da Assodolab.La parte che mi ha interessato di più, delle video lezioni, è quella relativa ai contenuti dell'ultima lezione, che fa capire in modo chiaro quali sono i metodi di intervento da utilizzare nelle varie discipline e come effettuare le correzioni, in modo tale da non creare nel bambino un ulteriore senso di disagio. Questo corso mi ha dato l'opportunità di arricchire le mie competenze e metterle in pratica quotidianamente.
DATA 27/03/2019 17:43:42 - AUTORE MariaDomenicaD883F
Il corso che ho seguito sui DSA Basic è stato molto soddisfacente e utile. Ringrazio Assodolab che organizza questi corsi on line dando a noi docenti la possibilità di formarci su queste tematiche molto importanti comodamente da casa, utilizzando il nostro tempo libero. Seguire delle lezioni frontali in aula sarebbe molto complicato, considerando tutti gli impegni di cui la scuola oggi ci fa carico. La presenza nella scuola di alunni con disturbi specifici di apprendimento aumenta sempre di più, perciò, secondo me, è importante acquisire le conoscenze e le competenze adeguate per dare un supporto didattico sempre più efficiente che porti al successo scolastico e diminuisca l’abbandono. L’alunno non deve vedere il proprio docente come colui che elargisce nozioni, come il giudice valutatore, ma in particolare deve vedere il docente come un punto di riferimento, una persona di cui fidarsi, pronta a capirlo e sostenerlo. Questo si accentua maggiormente in un ragazzo con diagnosi DSA, che di per se si sente inferiore agli altri e incapace di raggiungere il successo nelle prestazioni. Egli ha necessità di essere incoraggiato , supportato ma non esonerato da determinati compiti, ciò farebbe aumentare in lui il disagio di sentirsi diverso. Risulta perciò fondamentale per noi docenti sapere come muoverci e quali strategie applicare di fronte a determinate diagnosi. Da ciò scaturisce l’importanza della formazione dei docenti, sia di sostegno che curriculari e questo corso ci ha dato proprio la possibilità di aumentare il nostro bagaglio di conoscenze e competenze.
DATA 27/03/2019 18:18:59 - AUTORE Erminia_E736C
Intervengo di nuovo sul forum dopo aver preso in visione i video messi a nostra disposizione. Inutile dire che sono interessanti e ricchi di spunti per gli interventi in classe; c’è anche da dire però che molte di queste pratiche noi insegnanti le mettiamo in atto quotidianamente. Purtroppo non sempre è automatico che a un intervento corrisponda un risultato positivo; la didattica viene condizionata da mille varianti e variabili interne ed esterne alla scuola e gli insegnanti si ritrovano molto spesso soli ad affrontare situazioni di una complessità e, a volte, gravità veramente importanti. Credo che la formazione degli insegnanti sia fondamentale per la riuscita dell’azione educativa da parte della Scuola quindi ben vengano i corsi di formazione/aggiornamento su didattica inclusiva, normative e pratiche da adottare ma credo anche che gli insegnanti non debbano essere lasciati soli nel loro delicato compito di formatori e che debbano essere messi nelle condizioni di poter lavorare con serenità e con i giusti supporti per riuscire a dare priorità alla valorizzazione del bambino dal punto di vista affettivo, cognitivo, relazionale e didattico.
DATA 28/03/2019 12:45:39 - AUTORE monica_L219I
Ringrazio l’associazione ASSODOLAB per l’interessante occasione di formazione. Le video-lezioni sono state piacevoli da seguire e ottimo spunto di riflessione per buone pratiche future. Ho trovato interessante, in particolare, la “Programmazione per soggetti con DSA non certificati” perché, in caso di alunni non certificati, non esiste una procedura standard da seguire, pertanto i consigli che ho trovato sul documento mi saranno sicuramente utili in futuro. Condivido, ad esempio, che, in caso di prestazioni al di sotto dei valori normativi previsti, è necessario attivare sin da subito degli interventi di recupero che coinvolgano le famiglie e la scuola, senza dover aspettare la fine della seconda classe della scuola primaria per diagnosticare un DSA. Un altro aspetto su cui mi vorrei soffermare è quanto contenuto nella C.M. n. 8 del 6 marzo 2013: “E' compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. Nonostante la legge dica chiaramente che è un dovere dei docenti occuparsi di alunni con difficoltà, purtroppo non sempre si è disposti a cambiare il proprio modo di insegnare e di valutare. Anche perché spesso, ad un occhio non attento, gli alunni con DSA appaiono distratti, non interessati alle attività didattiche per cui si è portati a scaricare le colpe dell’insuccesso scolastico esclusivamente alla mancanza di impegno dell’alunno. Per questo è importante la formazione, anche per capire i meccanismi che si innescano quando un alunno, nonostante l’impegno profuso, non riesce a raggiungere il successo formativo (scarso impegno, disinteresse verso le varie attività, distrazione, abbandono).
DATA 28/03/2019 17:52:36 - AUTORE ROSARIAD883U
Ho appena concluso il corso DSA e ne approfitto per porle i miei complimenti per la completezza e la chiarezza dei contenuti. Sono una docente di scuola secondaria e nella mia esperienza sia come docente curriculare che di sostegno ho incontrato diversi alunni con bisogni educativi speciali e nel corso degli anni ho riscontrato un notevole incremento, nella scuola, della presenza di alunni con DSA, certificati o meno. Per questo motivo ritengo necessario per tutti i docenti l’esigenza di una formazione adeguata sulla materia. In particolare ritengo che è necessario porre molta attenzione nella formulazione del PDP che ha lo scopo di valorizzare e stimolare realmente la capacità di ciascun studente.; nella sua stesura il Consiglio di Classe deve essere attivo, partecipativo, collaborativo e il documento deve essere finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni quali il benessere dell’alunno e dell’intero gruppo classe. Ritengo inoltre che le misure compensative e dispensative individuate per il singolo alunno devono essere realmente applicate e non, come spesso accade, essere completamente ignorata dal docente curriculare in quanto solo grazie a questi strumenti viene valorizzata la figura dell’alunno.
DATA 28/03/2019 18:14:47 - AUTORE Maria BonariaF979H
I disturbi specifici di apprendimento devono essere affrontati da personale specializzato, non solo docenti ma anche il personale ausiliario della scuola. Secondo me la prova-sfida è quella di proporre attività ed interventi educativi che portino al riconoscimento delle differenze tra gli alunni e a valorizzarle. La mia azione educativa-didattica sarà orientata all'inclusione totale ampliata a tutti i bambini con difficoltà personali o sociali. In classe si deve creare un clima sereno, di rispetto reciproco, di interrelazioni positive tra compagni per permettere a tutti di sentirsi accettati. Il lavoro di gruppo è molto importante per rafforzare l'autostima, per renderli consapevoli che possono saper fare. Mi sono resa conto nei momenti "di crisi metodologica" che la lezione frontale non è efficace, così come la memorizzazione delle regole aritmetiche e grammaticali e l'applicazione di queste. E' necessario l'utilizzo di immagini, disegni, evidenziare le parole chiave sul testo e infine privilegiare l'uso della LIM. Concludo questo intervento affermando che la formazione sia fondamentale per la buona riuscita dell'azione educativa nella scuola.
DATA 29/03/2019 11:02:05 - AUTORE SaraD862X
Spesso i bambini e i ragazzi con DSA, da alcuni ancora oggi etichettati come svogliati, distratti, disattenti, sono invece, come lo testimoniano le biografie di alcuni personaggi famosi con disturbo di apprendimento, dotati di straordinarie potenzialità, pertanto l’insegnante non deve concentrarsi esclusivamente sulle loro difficoltà, con il rischio di trascurare e soffocare la loro genialità, ma ha l’impegnativo compito di avviarli lungo un percorso di apprendimento che dia loro la possibilità di emergere nelle discipline in cui sono particolarmente dotati. Occorre prevedere strategie didattiche alternative, che si avvalgono della multisensorialità, al fine di partire dal deficit funzionale dell’alunno con disturbo, per giungere all'attivazione di risorse sicuramente presenti in lui. È fondamentale scoprire in tempo i doni e le difficoltà di ogni bambino, in particolare del bambino con DSA, per poterlo aiutare a prevenire alcuni problemi o almeno a restringerne il campo, grazie ad un percorso scolastico ed extrascolastico adeguato alle sue necessità. Ringrazio l’associazione ASSODOLAB per l’interessante e completo materiale e le preziose indicazioni forniteci.
DATA 29/03/2019 11:10:04 - AUTORE fabianaL074T
Leggo con interesse l’intervento di Monica. Condivido con lei questa amarezza nel constatare l’incapacità ( o forse la mancanza di volontà) di alcuni docenti di cambiare il proprio modo di insegnare e di valutare. Non pochi genitori lamentano tante difficoltà a far accettare le misure dispensative e l’uso degli strumenti compensativi. In tanti casi i nostri discenti manifestano il loro disagio con rifiuto di andare a scuola o con richieste di cambiare classe. In tali situazioni i contrasti con gli insegnanti possono assumere forme di ostilità e di disturbo in classe. Tutto questo ci deve far pensare che in realtà, quando uno studente non riesce ad apprendere con il ritmo degli altri, la scuola, invece che un fattore di promozione (e quindi di protezione), diviene un fattore di rischio, perché costituisce un ambiente in cui il ragazzo sviluppa sentimenti negativi verso se stesso e verso gli altri. Ora mi chiedo: perché, nonostante tanta formazione, tanta divulgazione, ci sia ancora così tanta ritrosia ad accettare coloro che hanno difficoltà di apprendimento? Perché la scuola pensa che dare gli strumenti compensativi o le misure dispensative sia fare un favore a qualcuno? Quindi formazione si…..ma forse non basta.
DATA 29/03/2019 15:44:22 - AUTORE MariellaE323Y
I disturbi dell’apprendimento sono vari e differenti tra di loro. Esistono però tratti comuni e ricorrenti tra gli studenti che hanno un DSA ed altrettanto comuni sono alcuni segnali, che possiamo meglio definire come veri e propri “campanelli d’allarme”.Il bambino, dalla fine della prima elementare in poi, mostra di non riuscire a leggere in maniera fluente, di fare fatica a mettere insieme le sillabe delle parole; può anche leggere abbastanza bene ma molto lentamente, oppure non comprende ciò che legge. Il suo rapporto con la lettura non si è consolidato, non è “naturale”, ma sempre forzato e difficoltoso. Per quanto riguarda la scrittura, può succedere che il bambino non riesca a scrivere in corsivo, nemmeno lentamente, oppure che scriva ma non riesca ad ottenere un buon risultato estetico o addirittura che la scrittura in corsivo sia poco leggibile. Ancora, può accadere che il bambino scriva in modo chiaro e leggibile ma con molta fatica, segnalando dolore alle mani ed ai polsi e procedendo molto lentamente. Anche in questo caso, il bambino vi sembra che non abbia raggiunto un livello di naturalezza nello scrivere......
DATA 29/03/2019 15:50:54 - AUTORE MariellaE323Y
.........Il bambino, entro gli anni della scuola elementare e in proporzione alla sua età, fatica ad acquisire autonomia nel ricordare gli impegni scolastici, fatica a tenere aggiornato il diario, fatica a tenere in ordine il materiale scolastico e riporta spesso dimenticanze. In classe sembra distrarsi facilmente, oppure appare molto stanco ed “evita” alcune situazioni di apprendimento, come la lettura ad alta voce, l’esposizione alla classe di lavori individuali o di gruppo, le gare in cui bisogna mostrare una certa destrezza cognitiva. Non solo, a volte questi bambini sembrano svogliati e disfattisti, ma spesso si tratta di un atteggiamento dovuto al senso di inadeguatezza di fronte alla richiesta scolastica ed al confronto con i compagni. Questi atteggiamenti, uniti ad un oggettivo riscontro di difficoltà scolastiche che non migliorano nonostante gli sforzi del bambino e gli accorgimenti didattici dell’insegnante, possono essere considerati ulteriori spie per un DSA......
DATA 31/03/2019 19:30:52 - AUTORE Grazia_C351V
Ho concluso la visione delle 11 video lezioni del Corso Basic DSA; per me questa è stata la prima esperienza di formazione "a distanza" e devo ammettere che mi sono approcciata ad essa, da un lato, con una certa titubanza iniziale, dovuta al fatto che ho sempre pensato che l'insegnamento/apprendimento di nuove nozioni passi anche attraverso l'interazione istantanea con i docenti, con i quali confrontarsi e ai quali chiedere delucidazioni e feedback immediati, e dall'altra con una certa curiosità. A conclusione del corso posso dire che trovo questa modalità veramente pratica, flessibile ed esaustiva in quanto, anche se per ovvie ragioni non è possibile un riscontro immediato con il docente, consente di potersi autoregolare nella fruizione delle lezioni in base alle proprie esigenze personali e professionali. Ho trovato quanto esposto molto interessante: mi ha consentito sia di "rinfrescare" le mie conoscenze pregresse sia di ampliarle con nuove nozioni. Ho trovato molto interessanti i consigli e i suggerimenti che sono stati forniti, di volta in volta, per strutturare le lezioni in modo da agevolare preventivamente gli alunni con difficoltà, e ho notato, con una certa soddisfazione, che la maggior parte delle pratiche suggerite siano ormai quotidianamente applicate da buona parte degli insegnanti di Scuola Primaria. L'unico suggerimento che mi ha lasciata un po' perplessa è stato quello relativo agli strumenti suggeriti per agevolare l'apprendimento degli alunni con discalculia (video lezione 006 Discalculia -parte II): strumenti come Abaco e Regoli hanno fatto parte della didattica standard della matematica nella Scuola Primaria per oltre vent'anni e per quanto ho potuto vedere (sia nei panni da studente, prima, sia in quelli da insegnate, dopo) non mi sembra che essi agevolino così tanto la comprensione e l'apprendimento del concetto di numero, l'associazione dell'idea di quantità con la corrispettiva cifra o il conseguente valore posizione né le procedure di calcolo; anzi, qualche volta, sembrano generare dubbi e confusione anche negli alunni che non presentano particolari difficoltà di apprendimento. Tant'è vero che negli ultimi tempi si è assistito ad un progressivo abbandono di questi strumenti per l'ausilio di altri maggiormente concreti, come ad esempio quelli del metodo analogico che, essendo stati elaborati tenendo conto degli esiti delle più recenti e convalidate ricerche sull'intelligenza numerica (Modello a Triplo Codice di Dehaene), favoriscono l'incremento dei processi cognitivi coinvolti nella costruzione della conoscenza numerica secondo le corrette fasi di sviluppo. In una classe prima, ad esempio, tali strumenti compensativi consentono di operare molto precocemente con addizioni e sottrazioni presentate come azioni della vita quotidiana, non tanto come astratti algoritmi, e vengono gradualmente abbandonati con il conseguimento delle abilità di calcolo, secondo i tempi di ciascuno, facilitando soprattutto quanti presentano difficoltà, che ne potranno trarre giovamento anche negli anni successivi, in quanto essi diventano ottimi strumenti compensativi utilizzati da tutti gli alunni della classe e non solo da chi ha particolari difficoltà.
DATA 02/04/2019 05:36:33 - AUTORE Prof. Ugo Avalle
Intervengo nel forum per rispondere all'intervento dell'insegnante a firma Grazia.Come giustamente fa notare ,il " punto debole" dei corsi on-line è rappresentato dalla impossibilità di un confronto in presenza. Se così fosse avvenuto,avrei avuto modo di chiarire che il ricorso all'abaco ed ai regoli fa parte di un insieme di suggerimenti.Pertanto,in quanto tali,non si è vincolati al loro utilizzo. Questo vale anche-per es.-per il metodo Bortolato
DATA 24/05/2019 17:50:35 - AUTORE Giovanni_F205G
Saluto e do il benvenuto ai nuovi utenti del forum. Desidero portare alla vostra attenzione il portale http://www.lineeguidadsa.it/ da cui è possibile scaricare i documenti della Consensus Conference DSA, gli aggiornamenti successivi e numerosi articoli scientifici relativi ai diversi aspetti dell'apprendimento. Ringrazio e auguro buon lavoro
DATA 24/05/2019 18:09:11 - AUTORE Giovanni_F205G
Aggiungo che purtroppo i materiali del corso non citano il disturbo non verbale (legato alle abilità visuospaziali), emerso solo di recente nella clinica e ancora non definibile secondo criteri diagnosici condivisi. I bambini con Disturbo Nonverbale solitamente presentano difficoltà evidenti nell’area della matematica o in altre materie che sottendono le abilità visuo-spaziali e grafo-motorie, quali geometria, disegno, lettura di tabelle e grafici. Nello specifico, sembrano non riuscire ad allineare e incolonnare i numeri per svolgere i calcoli, hanno difficoltà nell’uso del prestito e riporto, sbagliano a scrivere i numeri e i segni delle operazioni, faticano a comprendere le frazioni ecc.; La grafia appare un po’ confusa, difficile da leggere e sembra non seguire l’orientamento del foglio (es. non rispetta i margini); Il disegno è povero e sembra quello di un bambino più piccolo; Hanno difficoltà a leggere l’orologio e/o nel dare valore alle monete; In geometria fanno fatica a riconoscere le figure e a lavorare con immagini mentali/figure astratte e le loro caratteristiche (es. base, altezza ecc.); In scienze mostrano difficoltà nello stabilire relazioni spazio-temporali, causa-effetto, scarsa comprensione di grafici e tabelle ecc., In geografia faticano a utilizzare mappe, riprodurre percorsi e/o comprendere schemi. Dal sito dell'Associazione italiana disturbo non verbale è possibile reperire maggiori informazioni: http://www.aidnv.it/ Buon lavoro e buono studio agli allievi del corso
DATA 22/02/2020 15:48:34 - AUTORE Chiara
Le difficoltà di apprendimento per un bambino con Dsa sono notevoli. Le insegnanti per quanto possibile devono formarsi, per riuscire ad affrontare al meglio queste situazioni. È necessario l’utilizzo di strategie efficaci( strumenti compensativi, dispensativi, ecc...) per il raggiungimento di obiettivi, anche se minimi. Tutto ciò che conta è portare l’ allievo ad un successo scolastico.
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DATA 23/03/2019 18:20:16 - AUTORE Maria BonariaF979H
Buona sera a tutti sono un insegnante della scuola primaria di Bitti (NU), sto seguendo il corso DSA primo livello organizzato da voi per arricchire la mia formazione. Le video lezioni sono molto interessanti soprattutto la parte che si riferisce alla Discalculia, alla Dislessia e dai disturbi specifici della scrittura. Fino ad oggi nella scuola dove insegno non ho avuto casi di alunni DSA per cui mi è sembrato prioritario seguire questo corso mirato a conoscere le leggi, la normativa vigente e fare un maggiore lavoro di inclusione.